Cultura

Malcolm McDowell, Donald Trump è un idiota

Come si fa a cenare con antisemita e dire di non conoscerlo

Redazione Ansa

Malcolm McDowell, pseudonimo di Malcolm John Taylor, nato a Leeds nel 1943, non è certo a 79 anni suonati più il 'drugo' di ARANCIA MECCANICA, ma i suoi calci li sa ancora dare. Questa volta la vittima è Donald Trump in persona. "È un uomo stupido, un idiota, ma che ha purtroppo molti seguaci - dice l'attore al Torino Film Festival -. Non c'è mai stato un pericolo così grande in America. Solo tre giorni fa si è seduto a tavola con Nick Fuentes, noto antisemita, e poi ha detto che non sapeva chi fosse: come si fa ad essere così stupidi. Tutte le notizie che non lo incensano dice che sono fake news, anche se il suo seguito potrebbe far temere una guerra civile per fortuna è stupido ". In quest'epoca sarebbe possibile fare un film come ARANCIA MECCANICA? "Difficile rispondere. Allora c'era Kubrick e gli Studios decisero di farlo, probabilmente se non ci fosse stato lui sarebbe stato difficile da realizzare anche nel 1969". Cosa pensa della violenza? "Non mi piace il sangue gratuito, il genere gore. Alla violenza poi siamo abituati la vediamo tutti i giorni in tv. È molto diverso se capita nella realtà, a me è capitato due volte a New York ed è orribile ". È vero che ha in programma di fare un western? "Si è vero è un sogno che si avvera. Si chiamerà Last train to Fortune e sarà diretto da Adam Rifkin". Stanley Kubrick? Come ha rivelato più volte durante la master class, non lo ama troppo, ma ha invece molto da dire su ARANCIA MECCANICA.     "Per quanto riguarda il personaggio di Alex, Kubrick si era raccomandato che, essendo un personaggio assai violento e immorale, avrei dovuto renderlo simpatico. Questa la mission non facile, ma alla fine portata a buon fine visto che la stampa liberal ci accusò di aver reso troppo simpatico e piacevole un personaggio chiaramente fascista". E non finisce qui: "Un giorno Kubrick mi chiese: sai ballare? Una cosa che non ho mai saputo fare. In realtà dovevo fare una scena clou del film, quella della violenza e dello stupro nella casa isolata da compiere danzando. Una cosa che non mi veniva bene fino a quando all'ennesimo 'Can you dance' di Stanley, istintivamente mi sono alzato e ho cominciato a muovermi cantando 'Singing in the rain'. Anni dopo ho incontrato ad un mega party di Hollywood Gene Kelly. Qualcuno tentò di presentarmelo, ma lui, appena sentito il mio nome, girò le spalle e se ne andò. Ci rimasi male ma capisco la sua reazione con quella scena della violenza cantando Singing the rain avevo rovinato per sempre l'immagine di quel brano". Per Kubrick da parte di McDowell quasi solo brutte parole. "Voi credete che era un genio? Non è vero. Lui mi ha fottuto, il vero genio casomai era Lindsey Anderson, il regista di IF, un film con cui ha pugnalato al cuore l'establishment inglese. Kubrick voleva sempre di più e io non ce la facevo a seguire tutte le sue maniacali richieste. E poi lui mi ha fregato, mi ha fatto rinunciare ai diritti su ARANCIA MECCANICA, il 2,5% sugli incassi, facendomi firmare un documento con il quale ci rinunciavo". Nella sala strapiena di giovani della masterclass presente anche Mike Kaplan, regista, produttore e anche storico assistente di Kubrick: "Lavorava per la MGM e quando la critica distrusse 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO. Kaplan penso bene allora di attivare i giornalisti della stampa alternativa. E per coinvolgerli pensò ad un manifesto con il feto di un bambino con la scritta 'The ultimate trip', una cosa che spinse subito tutti gli strafatti americani ad andare a vedere il film spinti da questa immagine lisergica. Insomma un genio".

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