Cultura

Da Bertolucci a Citti, gli incontri fatali di Pasolini

Al Torino Film Festival il docu di Giancarlo Scarchilli

Redazione Ansa

Siamo o no il frutto delle esperienze acquisite durante tutta la vita? O lo siamo di più delle persone che incontriamo specie quando sono straordinarie? Questa la tesi del documentario, PIER PAOLO - UNA VISIONE NUOVA di Giancarlo Scarchilli che racconta, con il giusto ritmo, del mutamento subito da molti dopo aver conosciuto Pasolini. Ecco qualche esempio: Bernardo Bertolucci scrive poesie quando Pasolini lo coinvolge come aiuto regista nel film Accattone; lo stesso vale per Vincenzo Cerami, suo ex allievo di scuola media, che introduce nel mondo del cinema con UCCELLACCI E UCCELLINI. Che dire poi di Sergio Citti che quando incontra Pasolini, è solo un imbianchino.E ci sono poi i casi di Laura Betti, Dante Ferretti, Danilo Donati, Ennio Morricone e tanti altri. "Senza Pier Paolo Pasolini, Bernardo Bertolucci avrebbe probabilmente fatto il poeta, seguendo le orme del padre Attilio - spiega Scarchilli -. Aveva da poco vinto il Viareggio per la poesia (opera prima) quando Pasolini lo coinvolse come aiuto regista nel film Accattone. Senza Pasolini, Sergio Citti poi avrebbe continuato a fare il pittore edile. Il fortunato incontro portò un importante mutamento in ambedue i destini: Pasolini trovò il narratore di tante storie di borgata, a cui attingere per Ragazzi di vita, il romanzo che aprì le porte del cinema a Pasolini come a Citti". E ancora il regista: "Anche Vincenzo Cerami deve tutto al fatto di averlo avuto come insegnante alle medie in una scuola di Ciampino. L'incontro con Pasolini cambiò il corso della sua esistenza, fu lui a coinvolgerlo nel cinema, come aiuto regista, nel film Uccellacci e uccellini, e ad avviarlo alla scrittura. Per non parlare di Laura Betti, che dopo l'incontro con Pasolini ebbe un cambio di rotta fondamentale, sia umano che professionale. È stata lei successivamente l'artefice principale della Fondazione Pasolini. Gli stessi Tonino Delli Colli, Dante Ferretti, Alfredo Bini, Nino Baragli, Danilo Donati e tanti altri, sono cresciuti alla sua 'bottega' cinematografica, influenzati dal suo pensiero e dalla sua carismatica personalità". Tra gli intervenuti nel documentario : Pupi Avati, Walter Veltroni, Filippo Ceccarelli, Matteo Anastasi, Giancarlo de Cataldo Carlo Verdone, Daniele Luchetti, Giuseppe Manfredi, David Grieco, Blasco Giurato, Ugo de Rossi, Felice Laudadio, Andrea Purgatori, Caterina D'Amico, Luigino Piccolo Giuseppe Gentile e Alessio Boni

Leggi l'articolo completo su ANSA.it