Cultura

Truppo, da 'favola' reale Piano piano a Corpo libero

Attrice anche in film tv per Rai1 Tutto per mio figlio

Redazione Ansa

 Una presenza scenica e un'intensità che lasciano il segno in qualunque ruolo ricopra e un talento che le ha fatto vincere due David di Donatello di seguito, per Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti nel 2015 e Indivisibili di Edoardo De Angelis, nel 2016. Antonia Truppo, attrice napoletana che ha debuttato a teatro a 18 anni, si è messa ancora di più in gioco con Piano Piano favola moderna ancorata alla realtà diretta dal compagno Nicola Prosatore, per la quale è stata anche cosceneggiatrice e coproduttrice, che ha debuttato al Locarno Film Festival in Piazza Grande. E' uno dei capitoli che la vedono protagonista nella nuova stagione insieme al nuovo film di Edoardo Leo, Non sono quello che sono; il film tv per Rai1, Tutto per mio figlio di Umberto Marino con Giuseppe Zeno e la serie Corpo libero, diretta da Cosima Spender (SanPa) e Valerio Bonelli che debutterà su Paramount+ e andrà poi sulla Rai. "L'idea di Piano Piano è nata da un racconto che ho fatto a Nicola, poco dopo che ci eravamo conosciuti, di una situazione simile affrontata da me quand'ero bambina (aver visto la masseria dove viveva espropriata per la costruzione della superstrada Asse mediano) - spiega all'ANSA-. Lui disse subito di volerne fare il suo primo film. La mia reazione iniziale è stata un po' di timore... perché rispetto ai progetti televisivi su cui abitualmente lavora da regista sapevo che sarebbe stato più difficile e complesso debuttare al cinema; ci si espone emotivamente di più, anche a ricevere porte in faccia". Nel frattempo "è successo di tutto... abbiamo anche fatto due figli, ci sono voluti anni, ma ce l'abbiamo fatta". La storia è ambientata nella Napoli dello scudetto del 1987: "Nicola mi ha chiesto di scrivere i miei ricordi su quel periodo in un racconto, e poi li ha fatti suoi, trasformandoli e allontanando molto la trama dalla mia esperienza, pur lasciando un forte senso di realtà nei personaggi". Protagonista di Piano Piano (prodotto da Briciolafilm con Rai Cinema in associazione con Eskimo e in collaborazione con Soul movie) è la 13enne Anna (l'esordiente Dominique Donnarumma), che ha un rapporto conflittuale con la madre Susi (Truppo), donna con il sogno che la figlia possa avere una vita migliore della sua. Nel cast, fra gli altri, anche Giuseppe Pirozzi e Lello Arena, nei panni di un boss di quartiere. "Per quanto la sua storia non sia la mia, rivedo molto di me in Anna, nell'atteggiamento verso la vita che avevo a quell'età e che ritrovavo in un popolo che ha un rapporto profondo e unico con la condivisione, il cortile e con la tragedia". Antonia Truppo è felice anche di Tutto per mio figlio, prossimamente su Rai1. Il film tv diretto da Umberto Marino che ha debuttato al Bif&st, è ispirato dalla storia vera di un padre e marito, Raffaele (Zeno), allevatore che, anche per offrire un esempio ai figli, decide di ribellarsi alle malversazioni e al racket imposti dalla camorra. "E' una storia semplice che tocca benissimo corde profonde - spiega -. Il mio personaggio, Anna (la moglie di Raffaele, ndr) è molto bello. Fa da contrappunto al ruolo di lui. Raffaele vorrebbe fare una piccola rivoluzione, mentre la moglie vorrebbe proteggerlo".
    L'attrice è anche fra i protagonisti del nuovo film di Edoardo Leo, Non sono quello che sono, "su cui ancora non posso dire nulla" sottolinea. Comunque lavorare con Edoardo mi è piaciuto moltissimo; ho trovato in lui una bellissima persona, siamo stati molto complici". Infine l'interprete di Qui rido io tiene molto a Corpo libero, la serie di Indigo Film tratta dal libro di Ilaria Bernardini (anche cosceneggiatrice) che debutterà su Paramount+ e poi sulla Rai; è un teen drama con toni da thriller ambientato nel mondo della ginnastica artistica, nel quale Antonia Truppo interpreta un'allenatrice: "E' un personaggio delizioso e molto emotivo e la scrittura è molto profonda".
   

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