Cultura

A Venezia quintetto di donne in corsa con tante biografie

Di scena, Nicchiarelli, Poitras, Diop, Zlotowski e Hogg

Redazione Ansa

Due francesi, un'italiana, un'americana e un'inglese. Questa la compagine rosa della 79/ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica che si apre il 31 agosto. Cinque così le donne a scendere in campo e quasi tutte attingendo a personaggi reali in un'edizione già molto declinata sulla realtà. Intanto CHIARA di Susanna Nicchiarelli. Terzo ritratto femminile della regista (dopo NICO e MISS MARX), mette i riflettori sulla storia mistica di Santa Chiara d'Assisi (Margherita Mazzucco, L'AMICA GENIALE): una ragazza di diciotto anni che fugge dalla casa paterna di notte assieme a un'amica nel 1211, per raggiungere il suo amico Francesco (Andrea Carpenzano). "La storia di Chiara e Francesco è entusiasmante - dice la Nicchiarelli -. Riscoprire la dimensione politica, oltre che spirituale, della 'radicalità' delle loro vite - la povertà, la scelta di condurre un'esistenza sempre dalla parte degli ultimi, ai margini di una società ingiusta; il sogno di una vita di comunità senza gerarchie e meccanismi di potere - significa riflettere sull'impatto che il francescanesimo ha avuto sul pensiero laico, interrogandosi con rispetto sul mistero della trascendenza. La vita di Chiara, meno conosciuta di quella di Francesco, ci restituisce l'energia del rinnovamento, l'entusiasmo contagioso della gioventù, ma anche la drammaticità che qualunque rivoluzione degna di questo nome porta con sé".
    Ancora un ritratto in ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED della regista americana Laura Poitras. Si tratta della storia della fotografa Nan Goldin, del suo lavoro artistico e della sua lotta militante contro la famiglia Sackler e la Purdue Pharma, produttori e promotori dell'OxyContin. Dall'inizio del ventunesimo secolo, la prescrizione di questo narcotico produsse un'epidemia di dipendenza da oppioidi negli USA, procurando miliardi di dollari alla famiglia Sackler, oltre che 400.000 vittime. Anche la francese Alice Diop in SAINT OMER mette mano a una storia vera, quella di una senegalese accusata di aver ucciso la figlia di quindici mesi abbandonandola su una spiaggia del nord della Francia. Ma il film racconta anche di una romanziera di trent'anni, Rama, che vuole usare il processo in corso su questo caso per il suo romanzo. LES ENFANTS DES AUTRES di Rebecca Zlotowski è poi la storia personale, appena camuffata, della stessa regista e del suo compagno di vita, il cineasta Jacques Audiard. La quarantenne Rachel (Virginie Efira) ama la vita, i suoi studenti, i suoi amici, il suo ex-compagno, le sue lezioni di chitarra. Quando si innamora di Ali, si lega profondamente poi con la figlia di lui di quattro anni, Leila, e la protegge e la ama come la madre che non è. Nel cast anche la nostra Chiara Mastroianni. Infine THE ETERNAL DAUGHTER, della regista inglese Joanna Hogg, è pura fiction. Si tratta di una ghost story girata nel Galles, dove un'artista di mezza età (Tilda Swinton) e l'anziana madre affrontano segreti sepolti da molto tempo. Quando sono costrette a tornare nella loro ex casa di famiglia, un tempo maestosa villa poi diventata hotel in abbandono, grondante miseria e infestata da fantasmi, sentono riemergere il passato. (ANSA).

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