Cultura

Il Signore degli Anelli, i diritti a una società di videogiochi

La svedese Embracer Group avrebbe pagato 770 milioni di dollari

Redazione Ansa

Frodo, Bilbo, Aragorn e i loro compagni di avventura della Terra di Mezzo stanno per traslocare in Svezia: la societa' di videogiochi svedese Embracer Group ha accettato di acquistare dalla Saul Zaentz Company, che finora deteneva i diritti, la Middle Earth Enterprises, con tutto quel che ne consegue per film, giochi in video e da tavolo, merchandising, parchi a tema, eventi dal vivo e produzioni teatrali ispirati alle opere di J.R.R Tolkien "Il Signore degli Anelli" e "The Hobbit". La cifra dell'affare non e' stata ufficialmente rivelata ma il sito Gamespot parla di 770 milioni di dollari, una frazione della stima di oltre due miliardi circolata in febbraio quando la societa' di Zaentz, un impresario del cinema con al suo attivo film come "Qualcuno Volo' Sul Nido del Cuculo", "Amadeus" e "Paziente Inglese", aveva messo la franchise in vendita. "Sono sinceramente eccitato di far entrare una delle piu' epiche franchise di fantasy nella famiglia Embracer", ha detto Lars Wingefors, fondatore e Ceo del gruppo svedese secondo cui la transazione "aprira' la strada a ulteriori opportunita' transmediali e sinergie". Nell'annunciare l'acquisto la societa' ha prospettato la realizzazione di spinoff basate su personaggi iconici della serie come Gandalf, Aragorn, Gollum, Galadriel e Eowyn. La Saul Zaentz aveva acquistato i diritti sulla Terra di Mezzo nel 1976 e successivamente li aveva dati in licenza al cineasta Ralph Bakshi per un cartone uscito due anni dopo e al regista Peter Jackson i film ispirati a Tolkien. Zaentz stesso e' morto nel 2017 e la societa' da lui creata aveva affidato alla banca di investimenti Acf la gestione della vendita con una tempistica non casuale: Amazon si sta preparando al debutto il 2 settembre della attesissima serie televisiva "Lord of the Rings: The Rings of Power" ambientata migliaia di anni prima degli eventi portati da Jackson al cinema. Il colosso dell'e-commerce fondato da Jeff Bezos, che aveva approfittato di una ambiguita' del contratto del 1976 - non prevedeva serie televisive piu' lunghe di otto episodi - era inizialmente apparso in testa alla lista dei potenziali pretendenti ai diritti, ma Embracer ha avuto la meglio. "Noi a Zaentz abbiamo avuto l'onore nell'ultimo mezzo secolo di gestire i diritti su Tolkien. Siamo felici che adesso Embracer raccolga il testimone", ha detto Marty Glick, Chief Operating Officer della societa'. Altri diritti sull'opera di Tolkien sono in mano agli eredi dello scrittore e alla Warner, quest'ultima attraverso New Line Cinema che ha prodotto i film di Jackson e che l'anno scorso ha annunciato un progetto di portare nelle sale un cartone animato intitolato "The Lord of the Rings: The War of the Rohirrim". Secondo "Variety", la Zaentz avrebbe recuperato il controllo sui diritti cinematografici in parte perche' la Warner non ha dato seguito allo sviluppo di nuovi film con personaggi in carne ed ossa: una posizione al centro di dispute finite nel corso degli anni in mano agli avvocati.

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