Cultura

Cannes: Louis Garrel, sì sono un mammone

Applausi a nuova tragicommedia 'autobiografica' The Innocent

Redazione Ansa

E' figlio d'arte, ha una grande cultura cinematografica e un adorabile tocco leggero con un umorismo naturale Louis Garrel. Così, quando si è trovato con il microfono in mano durante la festa per il 75/o anniversario di Cannes che ha portato sul palco 14 Palme d'oro e un numero infiniti di cineasti, era decisamente imbarazzato. Il suo nuovo film da regista (il quarto) e protagonista, THE INNOCENT, veniva dopo quei momenti emozionanti e doveva essere visto da una platea a dir poco eccezionale, da Guillermo del Toro a Paolo Sorrentino, da David Cronenberg a Kristen Stewart. "Neanche si proiettasse la Dolce Vita - scherza Garrel ricordando il momento di panico - e in più in sala c'era anche mia madre". Invece il film fuori concorso, che uscirà in Italia con Movie Ispired, è stato sommerso di applausi. Ci voleva una commedia delicata e sentimentale che gioca con i codici del film sulla rapina. "E' andata bene", aggiunge.
    Garrel interpreta il ruolo di Abel, un giovane la cui madre, interpretata da Anouk Grimberg, decide di risposarsi innamorata di un uomo con un passato in prigione (Roschdy Zem, l'attore di origine marocchina visto in tanto cinema francese da Rachid Bouchareb a Xavier Beauvois ). Abel si agita, preoccupato che l'adorata madre finisca in mani sbagliate e chiede aiuto alla fidanzata Clemence (Noémie Merlant) per cercare di proteggerla.
    Ovviamente finisce pesantemente e goffamente nei guai con scene al limite del comico. "Volevo fare un film che giocasse con il genere poliziesco, leggero e divertente da guardare", dice Louis Garrel. Il film rivela anche il potenziale comico di Noémie Merlant, dopo prove drammatiche a cominciare da Ritratto della giovane in fiamma di Celine Sciamma. "Adoro le commedie - spiega il cinefilo Garrel, sangue cinematograficamente blu, figlio del protagonista della Nouvelle Vague Philippe Garrel, a sua volta figlio del celebre attore Maurice Garrel, e della attrice e regista Brigitte Sy -. Ho sempre adorato quelle italiane capaci di raccontare la realtà sociale quasi con ferocia, penso ai film di Ugo Tognazzi e di Alberto Sordi. Ho cercato con The Innocent di muovermi dalle parti di una tragicommedia". Ha anche un altro riferimento importante in Italia Garrel: Nanni Moretti, "lui è un esempio per me di come essere regista e attore, restando se stesso e senza separarsi troppo dalla realtà".
    The Innocent ha qualcosa di autobiografico, non a caso è dedicato alla madre Brigitte che ha realizzato un film, Les Mains Libres dopo aver lavorato a lungo con i detenuti, uno dei quali, Michel, lo ha sposato dopo il divorzio da Philippe Garrel. Resta che lo stesso Garrel regala un ritratto di 'mammone' ("in Francia non abbiamo un termine simile, dice all'ANSA, ma è la verità, amo mia mamma Brigitte") molto godibile perché con quell'ironia fredda che è un po' il suo marchio di fabbrica vola sopra i cliché.
    L'amore del 38enne Garrel per il cinema italiano è ricambiato: lo volle ventenne Bernardo Bertolucci per The Dreamers sul Maggio del '68 e qui a Cannes è nel cast delle Vele Scarlatte di Pietro Marcello alla Quinzaine e per la sua ex compagna Valeria Bruni Tedeschi interpreta Patrice Chereau in Les Amandiers, in concorso per la Palma d'oro. (ANSA).

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