Cultura

Variety: "Francia si sta disamorando di Polanski"

Barbareschi, "neanche un Euro investito sul suo nuovo film"

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 22 MAG - Roman Polanski ha sempre trovato braccia aperte in Francia, dove vive dal 1978 quando scappo' dagli Stati Uniti per evitare la condanna dopo aver ammesso di aver fatto sesso con una tredicenne, ma adesso anche nella sua patria adottiva, secondo "Variety", le cose stanno cambiando.
    Citando come precedenti le proteste delle femministe francesi e le dimissioni in massa del Consiglio che amministra i César dopo il terzo premio per il film del 2019 "L'Ufficiale e la Spia" sul caso Dreyfus, "Variety" nota che il prossimo progetto del regista, "The Palace", la cui produzione e' in corso Gstaad in Svizzera, non e' riuscito a trovare un solo finanziatore francese.
    "Sono riuscito a montare la produzione nel corso di un anno senza la Francia perche' la Francia non ha voluto investire un Euro su Polanki", ha detto al giornale americano Luca Barbareschi che ha prodotto anche "L'Ufficiale e la Spia": "Se questo nuovo film non uscira' in Francia sara' un delitto".
    In "The Palace" recitano l'attore tedesco Oliver Masucci ("Fantastic Beasts: The Secrets of Dumbledore"), la francese Fanny Ardant, Mikey Rourke, la star dei Monty Python John Cleese e Fortunato Cerlino di Gomorra. Un primo clip di quattro minuti viene mostrato in questi giorni a Cannes. Il dramma, ambientato alla vigilia di Capodanno del 1999 in un hotel di lusso, The Palace, vede intrecciarsi le vite dei lavoratori dell'hotel e di vari ospiti. All'inizio delle riprese sul magazine svizzero Le Temps, rilanciato da Deadline, un gruppo di attori, registi elvetici aveva protestato per la lavorazione del film: "Dare voce a Polanski, anche con denaro privato, non e' un atto neutrale. Privato non significa apolitico". (ANSA).
   

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