Cultura

Giancarlo Giannini si racconta, dalla guerra a morte del figlio

Intervistato da Diaco a Ti Sento su Rai2

Redazione Ansa

"Quando morì mio figlio dissi: ora sta meglio lui di noi": così Giancarlo Giannini intervistato da Pierluigi Diaco a "Ti sento", nella puntata in onda su Rai2, ricorda Lorenzo, il primogenito scomparso a neanche 20 anni per un aneurisma. "Vedere morire un figlio è una cosa terribile… Mi ricordo che dissi 'sta meglio lui di noi', perché ci credo".
    L'attore ha lasciato affiorare i ricordi di quando da bambino fuggiva dalla guerra "l'ho vissuta, nel modo più violento: cannonate da una parte, bozzoli di cannoni… sono immagini, avevo solo 2 o 3 anni io, però le ho vissute, ce le ho ancora negli occhi" e a proposito del conflitto in Ucraina dichiara: "Le guerre, se uno vuole la pace, non si fanno con le armi". Alla domanda di Diaco se riesce in questi giorni, in queste settimane a guardare le immagini che arrivano dall'Ucraina, Giannini risponde: "Da un po' di tempo le guardo di meno, preferisco non vederle, perché so cosa vuol dire e perché la guerra è una delle cose più stronze che si possa fare, ecco l'uomo non può… Eppure c'è e non è che è nata ieri, è da quando è nato l'uomo che si fanno le guerre, no? L'unica cosa che posso dire è che la pace, se uno la vuole, non si fa con le armi. Tutto lì, quindi non voglio neanche giudicare, però continui a mandare armi perché? Perché sparino? E poi ci sono i morti? Scusa è normale, no? Quindi cerchiamo di trovare un altro modo, più semplice, per evitare di attizzare quel carbone di mia nonna per accendere il fuoco, se non c'è il carbone…". (ANSA).
   

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