Cultura

Brizzi, in Bla Bla Baby bambini ci giudicano

Dal 7 aprile in sala family comedy con Preziosi e Gioli

Redazione Ansa

 Classici della family comedy anni '80/'90 come Mamma ho perso l'aereo, Beethoven o Senti chi parla, il più provocatorio e recente Ted (dove a parlare era un orsetto di peluche) ma anche l'ispirazione di strisce comico/ironiche di fumetti come I Peanuts e Mafalda. E' il mix di ingredienti creato da Fausto Brizzi ("l'idea del film è venuta a mia moglie" dice sorridendo il cineasta) nella commedia 'per tutti' Bla Bla baby, costruita sul buffo e temporaneo superpotere acquisito da Luca (Alessandro Preziosi), bidello nell'asilo nido di una grande società: riuscire a comprendere i 'versetti' e a interloquire con il gruppo di pestiferi infanti sotto i due anni ai quali bada. Il film, che ha fra i protagonisti anche Matilde Gioli, in un cast che comprende Massimo De Lorenzo, Maria Di Biase, Chiara Noschese, Cristiano Caccamo, Nicolas Vaporidis, Nina Torresi, Nico Di Renzo, Fabrizio Nardi, arriva nei cinema (una scelta rivendicata dai produttori, Eliseo Multimedia con Rai Cinema) in almeno 300 copie distribuito da 01. Nella storia, Luca, 45enne socievole, eterno seduttore e povero in canna (lo ospita il paziente migliore amico Ivano, scienziato e impiegato, come lui alla Green Light), pensa subito di sfruttare la sua nuova capacità creando un'app da vendere ai genitori per riuscire finalmente a comprendere i propri figli. Allo stesso tempo, la utilizza per avvicinarsi a Silvia (Gioli), dirigente nella società e mamma single del piccolo Martino, artista della fuga, che passa da 'nemico' a complice del bidello. Percorsi che prendono pieghe 'action' legate a Mattia (Caccamo), capo apparentemente perfetto della Green Light. Nel film "volevo far guardare e giudicare ai bambini il mondo frettoloso degli adulti, per ricordare a noi genitori che non sempre diamo il miglior esempio - spiega Brizzi -. Soprattutto sono da proteggere i bambini nativi digitali. Non sappiamo cosa accadrà a un bambino abbandonato per ore davanti all'ipad… nel dubbio facciamoli giocare di più". (ANSA).
   

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