Cultura

Berlino: Calcinculo, fiaba tra periferia e luna park

Il film di Chiara Bellosi con Andrea Carpenzano e Gaia Di Pietro

Redazione Ansa

Lei è troppo grassa per volare e si chiama Benedetta. Lui un ragazzo magrissimo dall'identità non binaria, che si fa chiamare Amanda. Questi i due protagonisti di CALCINCULO, secondo film diretto da Chiara Bellosi, in concorso nella sezione Panorama alla 72/ma edizione del Festival di Berlino. A questi due ragazzi si aggiungano la periferia, una famiglia semplice ed irrisolta come tante, un mini luna park itinerante e un clima da fiaba. Fatto sta che tra Benedetta (Gaia Di Pietro), una ragazzina oversize ingessata nelle sue insicurezze capace di aprire il frigorifero di notte per addentare un pollo crudo, e Amanda (Andrea Carpenzano) che gestisce un tirassegno nasce qualcosa, c'è un'inaspettata chimica. Tanto che, alla fine, poco a poco la dimessa Benedetta spicca il suo volo grazie anche ai calcinculo di Amanda. Per la regista è un ritorno alla Berlinale dove era già stata nel 2020 a Generation, con PALAZZO DI GIUSTIZIA un altro film minimalista e delicato. Nel caso dì CALCINCULO scritto da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, dice la Bellosi: "È una fiaba. Ovvero: del giocare con la realtà. Quando ero piccola mi raccontavano le storie e c'era una differenza tra fiaba e favola. Così per me la favola è sempre rimasta qualcosa di un po' triste e asciutto e barboso, con la sua morale inesorabile in chiusura. La fiaba invece è come un universo che si espande e raccoglie tutto quello che trova per strada: oggetti insensati, personaggi strambi, posti pieni di fascino ma sempre un po' inquietanti. La fiaba - continua - tiene tutto insieme e racconta, non spiega, no, non spiega proprio niente. È una scoperta continua e alla fine nessuno ti dice cosa hai scoperto, lo sai solo tu. Quando ho letto Calcinculo - prosegue Chiara Bellosi con una metafora- , il primo modo di vederlo è stato questo: una fiaba nera come il fitto della foresta, ma col sentiero seminato di paillettes". Il film, che sarà in sala a marzo col Luce Cinecittà, spiega ancora a Berlino la regista: "Mi è stato affidato con una sceneggiatura già esistente su cui ho lavorato molto. Tra l'altro mi ha molto interessato delineare un giusto rapporto tra i due protagonisti e soprattutto, nel caso di Amanda, che non avesse un atteggiamento manipolatorio nei confronti di Benedetta". E dice appunto la Benedetta del film, ovvero Gaia Di Pietro, quindicenne romana e studentessa al liceo artistico Rossellini: "Il mio personaggio mi assomiglia molto. E così quando incontra Amanda è normale che scopra all'improvviso nuovi porti, nuove cose che può fare e che prima non aveva mai neppure considerato. Certo tra le sue attese anche quella di incontrare un ragazzo, ma alla fine ha trovato in Amanda una fratellanza che non è cosa da poco". Nel cast di CALCINCULO, una produzione Tempesta con Rai Cinema, anche Barbara Chichiarelli, Giandomenico Cupaiuolo, Francesca Antonelli, Claudia Salerno e Alessio Praticò.

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