Cultura

Dario Argento, "Oggi fa paura la ferocia dei ragazzini"

Passa Occhiali neri con Asia e Ilenia Pastorelli

Redazione Ansa

(ANSA) - BERLINO, 11 FEB - Un Dario Argento rilassato e sereno oggi alla Berlinale insieme alla figlia Asia e a Ilenia Pastorelli racconta del suo ritorno sul grande schermo con OCCHIALI NERI, "più un thriller che horror" ci tiene a dire in un grande albergo berlinese pieno di giornalisti italiani. E a chi gli chiede "dove oggi si annida il male" risponde subito :"Non sono certo un sociologo e seguo sempre nei miei film la solita linea che avevo da ragazzo quando mi astraevo dal mondo normale e mi gettavo in queste avventure che vedevo altrettanto reali. So però - continua - che il male oggi è cambiato. C'è ad esempio oggi una ferocia dei ragazzini davvero tremenda, ma questo vale anche per gli adulti. Una ferocia che una volta non c'era". Cosa racconta il film passato oggi alla 72/ma edizione del Festival di Berlino nella sezione Special Gala? Racconta di un'eclissi di sole, preludio di una perpetua cecità, quella che colpisce una giovane escort d'alto bordo, Diana (Ilenia Pastorelli), che per sfuggire a un serial killer, va a schiantarsi contro una macchina. Diana decide però di non abbattersi e combatte per la sua sopravvivenza visto che il serial killer continua a perseguitarla. Dalla sua parte ci sono Nerea, il suo cane lupo tedesco, e il piccolo Chin, un cinesino sopravvissuto all'incidente. Per Asia Argento invece nessun ruolo dark questa volta: interpreta infatti un'affidabile assistente che aiuta i non vedenti a muoversi in un mondo senza luce. OCCHIALI NERI, girato in italiano e dal 24 febbraio in sala con Vision Distribution, ricorda un po' i primi film del maestro dell'horror, unendo il suo unico stile diretto con colpi di vero genio, come è nella prima parte con le scene dell'eclissi di sole, a parti nel segno di una semplicità eccessiva. Un film insomma a macchia di leopardo che però è difficile deluda i suoi fan che lo amano a prescindere. "Mia figlia Asia ha trovato in un cassetto questa sceneggiatura mentre cercava materiale per il suo libro. Me ne ero totalmente dimenticato - ha detto oggi a Berlino il regista 82enne -, l'ho riletta ed era molto bella. Durante il lockdown poi, costretto come tutti a casa, ci ho messo le mani con tutta calma e le ho dato come una frustata, l'ho fatta galoppare. Poi il direttore artistico della Berlinale, Chatrian, è venuto a casa mia e mi ha invitato al suo festival senza neppur aver visto il film". E Argento non nasconde come sia stata importante per lui l'esperienza con Gaspar Noè in VORTEX che gli ha fatto vincere il premio di miglior attore a Locarno: "Quel film era tutto improvvisato. Lui mi ha fatto entrare nel mondo degli attori facendomi capire certi segreti dopo più di cinquanta anni di carriera". Spiega invece Asia:" Io non avevo mai dimenticato questa sceneggiatura in cui tra gli elementi c'è anche una visione sovrannaturale della natura. Il mio personaggio? Mi piaceva fare una volta tanto un personaggio positivo sempre pronto ad aiutare gli altri". Un nuovo Argento dopo l'esperienza con Noè? "Era molto sereno sul set - ha sottolineato la figlia - dove ha usato molto l'improvvisazione, dimostrando così di essere un autore senza età e allo stesso tempo un maestro che rimane sempre umile". Dice, infine, la Pastorelli: "Per prepararmi ho incontrato donne non vedenti e ho scoperto la forza incredibile che hanno per affrontare questo handicap. Mi sono poi anche bendata a casa, una cosa davvero terrificante, e sono partita da questo terrore". (ANSA).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it