Cultura

Un mondo complicato da salvare per Moore e Wolfhard

Al Sundance When you finish saving the world di Jesse Eisenberg

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 21 GEN - Evelyn (Julianne Moore), creatrice di un rifugio per donne maltrattate, tanto appassionata nel suo lavoro quanto a disagio nelle relazioni famigliari e Ziggy (Finn Wolfhard, uno dei protagonisti di Stranger Things), adolescente aspirante folk popstar con 20 mila follower sui social, che non sa come relazionarsi con coetanei più interessati a temi sociali che a conquistare la fama sul web. Sono la madre e il figlio che faticano a trovare punti d'incontro nella dramedy When You Finish Saving The World, opera prima dell'attore Jesse Eisenberg, al debutto in prima mondiale nella giornata inaugurale del Sundance Film Festival, anche quest'anno in modalità streaming.
    Il film, distribuito negli Usa da A24, che il neoregista ha tratto da una sua storia scritta per Audible, è uno dei primi progetti prodotti da Emma Stone, insieme al marito Dave McCary (autore e regista al Saturday Night Live) attraverso la loro società Fruit Tee Production. Nella storia, l'integerrima Evelyn che vive il suo lavoro come una missione, non sa proprio cosa pensare, ne' come parlare, al figlio Ziggy, che dalla cameretta di casa, suona in streaming le sue canzoni per un pubblico di fans in tutto il mondo, che alla fine lo ricompensano a colpi di moneta virtuale. Allo stesso modo l'adolescente non sembra più interessato all'attività della mamma. Avrà ben altro effetto l'incontro di Ziggy con Lila (Alisha Boe), compagna di scuola impegnata, come molti suoi coetanei, politicamente e socialmente. Evelyn invece trova molto più semplice fare da 'mamma' non richiesta a Kyle (Billy Bryk), teenager brillante e sensibile arrivato al rifugio insieme alla madre Angie (Eleonore Hendricks).
    La storia ha un legame con la vita di Eisenberg: "Mia suocera ha diretto per oltre 35 anni un rifugio per donne vittime di violenza in Indiana e io in vari periodi ci ho lavorato come volontario. Il film parla di un conflitto interiore che sento, quello tra l'arte e l'attivismo sociale, il lavorare nell'entertainment e l'entrare in contatto invece con realtà che hanno un impatto molto più diretto sulla società. I personaggi incarnano questo confronto". (ANSA).
   

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