(ANSA) - NEW YORK, 20 GEN - La famiglia di un marine ucciso
in Afghanistan durante la ritirata delle truppe Usa da Kabul ha
fatto causa a Alec Baldwin affermando che l'attore ha falsamente
accusato i parenti del militare di aver partecipato all'attacco
del 6 gennaio al Capitol di Washington. Roice McCollum, la
sorella del militare, e i suoi congiunti chiedono a Baldwin
"almeno 25 milioni di dollari di danni" per diffamazione,
invasione della privacy, negligenza e per aver provocato
intenzionalmente stress emotivo alla famiglia.
Rylee McCollum era uno dei 13 soldati americani uccisi
nell'esplosione del 26 agosto fuori dall'aeroporto della
capitale afghana. Dopo la morte del marine, Baldwin aveva
trovato sua sorella Roice su Instagram e le aveva spedito un
assegno di cinquemila dollari per la vedova Jiennah e il figlio
neonato. Secondo quanto riporta il "Casper Star Tribune" era
stato un "tributo in omaggio a un soldato caduto".
Qualche giorno fa, però, sempre Baldwin ha accusato Roice di
aver partecipato all'attacco al Capitol di Washington,
definendola una "rivoltosa". L'attore aveva trovato su Instagram
una foto della donna scattata il 6 gennaio dell'anno scorso
sotto il monumento a George Washington e postata il primo
gennaio di quest'anno, pochi giorni prima dell'anniversario
dell'assalto. Era così seguito uno scambio di messaggi, prima
privati ma poi pubblici, con Roice. Baldwin aveva rilanciato lo
scatto sul suo profilo Instagram menzionando il coinvolgimento
della donna nell'assalto, una affermazione smentita
dall'interessata. Roice, che aveva effettivamente partecipato
alle manifestazioni di quel giorno a Washington a sostegno
dell'allora presidente Donald Trump, afferma di non aver avuto
alcun ruolo nelle violenze. (ANSA).
Famiglia Marine ucciso a Kabul fa causa a Alec Baldwin
"False accuse di partecipazione a assalto al Capitol"