Cultura

Altri padri, Sesti difficile oggi raccontare una donna cattiva

A festival Torino Briguglia-Francini per esordio regia critico

Redazione Ansa

"Quanto è difficile oggi raccontare una donna cattiva, una cosa davvero rara. Negli anni 40 c'erano le dark lady, un modo per una donna di riscattarsi in un mondo dominato dai maschi, nel caso della protagonista del mio film non è molto diverso, anche lei lo fa per trovare il suo posto nel mondo". Così Mario Sesti, critico cinematografico e regista di documentari racconta il suo ALTRI PADRI, debutto nel lungometraggio narrativo passato oggi al Torino Film Festival. "Un film imprudente", lo definisce lo stesso Sesti, perché affronta un tema molto delicato e drammaticamente attuale. Ovvero portare sul grande schermo la storia di un padre che, dopo una dolorosa separazione dalla moglie, si ritrova solo, senza casa e in un pesante stato di indigenza economica. "Un vero e proprio tema sociale, sono centocinquantamila, solo in Italia, i padri che si trovano in condizioni analoghe". Nel film è Giulio (Paolo Briguglia) il padre separato mentre un'inedita Chiara Francini, per la prima volta in un ruolo drammatico, veste i panni di Annalisa, la moglie che dopo averlo tradito ed essersi separata non gli rende certo la vita facile. A Giulio, dopo aver lasciato la casa di sua proprietà, tocca vivere nella sua auto diventata una sorta di monolocale, dove viene poi trovata dalla polizia una grossa quantità di cocaina. E questo subito dopo che Giulio aveva negato ad Annalisa il permesso di portare i loro due figli in America dove la donna ha trovato lavoro insieme al suo nuovo compagno. Giulio viene comunque arrestato e portato in carcere dove trova, alla fine, una vita accettabile. A chi gli chiede come si sta in prigione risponde: "È un po' come quella di fuori ma con meno delinquenti". Un anno e mezzo dopo la sua entrata a Rebibbia, la poliziotta che lo ha arrestato chiede di vederlo e tutta la storia si evolve in un'inaspettata prospettiva thriller. Prodotto da Morol srl di Gianluca Cerasola, che del film è anche sceneggiatore, in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno del MIC, il film uscirà come evento al cinema il 13, 14 e 15 dicembre. Nel cast anche Maria Grazia Cucinotta, Pino Calabrese, Ricky Tognazzi.
Spiega ancora Sesti: "Può essere sintetizzato in una frase: alle donne non può essere riconosciuto il solo predominio nell'amore. L'amore non basta! Bisogna anche riconoscergli il women's empowerment esteso a 360 gradi". Ovvero anche il diritto di cercare il potere ed essere giudicate cattive proprio come gli uomini

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