Cultura

Festa Roma: Quando il tuo miglior amico è 'in scatola'

Ad Alice nella città 'Ron un amico fuori programma'. Esce 21/10

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 15 OTT - Un migliore amico elettronico che ti arriva 'in scatola' ed è sempre disponibile a offrirti (anche a scuola) tutti i giochi, la musica i film i personaggi e i mondi preferiti; oltre a trovare via affinità digitali i coetanei con cui dovresti diventare amico . E' il gadget irrinunciabile ("li abbiamo pensati come delle specie di Ipad a 360 gradi che camminano e parlano" spiega uno dei registi, Jean-Philippe Vine nella conferenza stampa internazionale in streaming) per i bambini che conosciamo nell'action comedy animata Ron un amico fuori programma di Sarah Smith con il veterano Pixar Vine e co-diretto da Octavio E. Rodriguez che debutta come evento speciale a Alice nella città, la sezione autonoma per il pubblico più giovane della Festa del Cinema di Roma e in arrivo in sala con Walt Disney dal 21 ottobre.
    Il film, realizzato da 20th Century Fox e Locksmith Animation, ocn garbo e una storia farcita di citazioni (da Ralph spaccatutto a Et) elementi pop e una comicità adatta anche ai più piccoli, esplora le opportunità e le trappole per bambini 'perennemente connessi'. Una strada diversa da quellla del protagonista, Barney, cresciuto da un padre vedovo, e l'energica nonna bulgara Donka (doppiata in originale da Olivia Colman). Il quasi teenager, studente delle scuole medie è timido e tagliato fuori da un mondo di amici digitali e da social, perché non in grado di comprarsi un B-Bot, il robot semisferico usato dai compagni di classe nelle maniere più bizzarre. Un isolamento che Barney spera finisca quando il papà, accortosi dei problemi del bambino gli porta a casa un B-Bot preso a buon mercato perché difettoso. Il dispositivo elettronico, chiamato Ron (doppiato in originale da Zach Galifianakis e in italiano da Lillo) con tutti i suoi imprevedibili difetti, finirà per consentire a Barney di creare o ritrovare, un legame vero con chi lo circonda.
    "Volevo fosse una storia di cui poter parlare e allo stesso tempo esilarante - spiega la coregista Sarah Smith - che affrontasse temi centrali per i bambini come il creare legami e, per noi genitori, come aiutare i nostri figli in un mondo nel quale anche l'amicizia è mediata della tecnologia". (ANSA).
   

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