Cultura

Festival 'Uno sguardo raro' torna dal 4 al 10 ottobre

E' dedicato a malattie rare, inclusione sociale e diversità

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 APR - Il 15 maggio 2021 è la scadenza entro la quale sarà possibile caricare le opere sulla piattaforma FilmFreeway per la sesta edizione di Uno Sguardo Raro - The rare disease international film festival, Festival cinematografico sul tema delle malattie rare dell'inclusione sociale e della diversità. In gara 4 categorie: corti italiani, corti internazionali, corti di animazione, della durata massima di 15 minuti, e documentari di massimo 20 minuti. Quest'anno Uno Sguardo Raro cambia date e si svolgerà a Roma dal 4 al 10 ottobre: una scelta che lo allontana dalla Giornata delle Malattie Rare prevista nel mese di febbraio, a cui il Festival rimane idealmente collegato, ma che consente di parlare dei temi legati alla comunità dei pazienti affetti da patologie rare, complesse, croniche ed invalidanti anche in un altro periodo dell'anno.
    "Si definisce rara una malattia che colpisce meno di 5 persone su 10.000 - si ricorda in una nota -. Le patologie rarissime ne colpiscono meno di una su un milione". Secondo le stime, "i malati sarebbero oltre il milione e mezzo in Italia e 30 milioni in Europa". Una giuria tecnica lavorerà alla preselezione delle opere tenendo conto della aderenza ai temi proposti, della qualità narrativa, di quella tecnica e della capacità divulgativa.
    L'ultima parola spetterà alla giuria di qualità, formata da professionisti del cinema e della televisione insieme a membri della comunità dei malati rari, del mondo della comunicazione, della sanità e dell'Istruzione, presieduta per il terzo anno consecutivo da Gianmarco Tognazzi, che selezionerà i finalisti per ogni categoria dalla short list della giuria tecnica. "Ci auguriamo - spiega Claudia Crisafio, attrice, autrice e co-fondatrice di Uno Sguardo Raro insieme a Serena Bartezzati - che i giovani registi siano ispirati dal nostro evento ad esplorare la comunità dei rari e di chi convive con una disabilità per contribuire a creare una società più aperta ed inclusiva". (ANSA).
   

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