Cultura

Anno nero per l'export dei film francesi, -70%

Dati Unifrance, Sciamma e Polanski unici due

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 GEN - Non poteva essere diversamente perché la situazione è globale e non riguarda certo solo la Francia.
    Unifrance (l'istituzione per la promozione del cinema d'oltralpe) ha rivelato il 12 gennaio i dati disastrosi in un report intitolato 'l'anno nero': gli incassi dei film francesi sono crollati anche all'estero nel 2020, un anno straordinario segnato dalla pandemia. In totale, i film francesi hanno attirato 13,7 milioni di spettatori nelle sale di tutto il mondo, nei periodi e nelle regioni in cui hanno potuto aprire nonostante la pandemia. Questa cifra è in calo di quasi il 70% rispetto all'anno precedente. Gli introiti sono diminuiti nelle stesse proporzioni, a 86,6 milioni di euro.
    Solo due film francesi nel 2020 hanno superato il milione di telespettatori stranieri dalla loro uscita, contro i sette dell'anno scorso: "Ritratto della giovane in fiamme" di Céline Sciamma (1,47 milioni di spettatori) e "J'accuse" di Roman Polanski (1,41 milioni).
    La Russia ha detronizzato l'Italia in termini di entrate per i film francesi con 1,46 milioni di spettatori, in calo della metà. Seguono Spagna, Italia, Germania e Paesi Bassi. "Nel 2020 ciononostante i film francesi hanno continuato a circolare nelle sale internazionali dove mancavano molti film, soprattutto quelli di Hollywood", ha sottolineato il direttore generale di Unifrance Gilles Renouard, presentando queste cifre. "Il cinema francese ha tenuto testa ma "il 2021 non sarà facile". (ANSA).
   

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