(ANSA) - ROMA, 08 GEN - Tra i primi cineasti a subire il
contraccolpo della pandemia c'è stato Carlo Verdone, che aveva
in uscita a fine febbraio 2020 la sua commedia Si vive una volta
sola, con Rocco Papaleo, Anna Foglietta e Max Tortora. Un
debutto bloccato da quasi un anno, ma il regista al momento non
pensa all'uscita del film su una piattaforma: "Abbiamo deciso
insieme al produttore e alla distribuzione che faremo il
possibile per resistere più a lungo per l'uscita sul grande
schermo anche come dimostrazione di amore per la sala.
Ipotizziamo che, grazie ai vaccini, a primavera le cose
potrebbero andar meglio. Auguriamocelo, sennò attenderemo
comunque il più possibile" spiega il regista intervenendo
all'incontro online "Il Cinema che verrà" organizzato dal
Festival del Cinema Europeo di Lecce e moderato da Laura Delli
Colli.
Una panoramica sulle difficoltà e sulle prospettive per il
settore cui hanno partecipato, fra gli altri, anche Francesca
Cima, presidente sezione produttori Anica; Luigi Lonigro,
presidente sezione distributori Anica e Mario Lorini, presidente
Anec. "La pandemia è stato un colpo durissimo, ma si è fermato
il mondo, sono saltate in aria industrie di ogni tipo. Tanta
gente ha perso il lavoro, tante persone sono in grande
difficoltà. I problemi per il mio film li prendo con dolore, ma
me ne faccio una ragione, c'è chi sta peggio e chi soffre molto
più di me" sottolinea. Comunque in questi mesi "non sono stato
fermo, ho cercato di dedicarmi a più lavori possibile con la
scrittura. Portando avanti la sceneggiatura di una serie tv che
si chiama Vita da Carlo (per Amazon prime Video, ndr), che è
autobiografica ma anche molto romanzata. Sono dieci puntate,
girerò fra tre o quattro mesi" spiega. "Stiamo anche scrivendo
il soggetto per un nuovo film e poi forse il seguito della
serie". (ANSA).
Verdone, con il film bloccato resisto per la sala
Fermo Si vive una volta sola. Presto su set serie poi altro film