Cultura

Kajillionaire, truffe di famiglia in commedia

Film di Miranda July a Alice nella città e in uscita il 19/11

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Dal Debutto al Sundance, Kajillionaire -La truffa è di famiglia! di Miranda July, regista, attrice e artista performativa, commedia familiare/surreale con un tocco di giallo, è considerato uno dei titoli più sorprendenti e riusciti dell'anno. Presentato in concorso da Alice nella città alla Festa del Cinema di Roma, e uscita il 19 novembre con Universal, il film esplora sentieri originali di humour e ritratti di relazioni umane affidandosi a una sceneggiatura brillante e a un cast di primo piano. Lo guida Evan Rachel Wood( Westworld), nei panni di Old Dolio (nome che ha dietro una storia) , abiti larghi, lunghi capelli rossi e sguardo dolente 26enne 'schermata' al mondo dalle regole ferree dei genitori volte ad addestrarla come efficace risorsa per truffe ed espedienti: soluzioni pratiche quotidiane per sopravvivere senza casa (o quasi) e senza soldi. Con lei Debra Winger e Richard Jenkins (entrambi dati dai critici come papabili per nomination come migliori attori non protagonisti ai Golden Globes e agli Oscar) nel ruolo di Robert e Theresa genitori fuorilegge per necessità (e per gioco) poco affettivi ma imprevedibili.
    Un trio capace di muoversi con un'armonia quasi musicale in un bailamme di furti nelle cassette postali, truffe agli anziani, piani di riscossione di ricompense per i più svariati motivi, progetti di nuovi inghippi e turni a ripulire da una minacciosa schiuma l'ex ufficio in cui vivono non pagando mai l'affitto. Una famiglia che viene turbata dall'ingresso, per caso, nella progettazione dei loro piani dell'intraprendente Melanie (Gina Rodriguez), che riesce a scalfire il muro di silenzio e diffidenza di Old Dolio, portandola a confrontarsi con le proprie emozioni più profonde e l'impossibile routine a cui i genitori l'hanno abituata. "Non vediamo mai eroine che assomigliano o parlano come lei - ha spiegato Evan Rachel Wood al Los Angeles Times -. Per me è stato un grande segno e una cosa molto rara in questo periodo.
    Ero entusiasta che ci fossero ancora persone decise a fare un film come questo". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it