Cultura

La Francia piange Guy Bedos, comico "impegnato"

Aveva 85 anni. Una lunga carriera dal cinema al teatro

Redazione Ansa

(ANSA) - PARIGI, 28 MAG - Addio a Guy Bedos. L'attore, comico e sceneggiatore francese è morto all'età di 85 anni. "Era bello, divertente, libero e coraggioso. Tanto fiero di averlo avuto come padre", afferma il figlio Nicolas Bedos, anch'egli attore e regista del recente film La Belle Epoque, annunciando la scomparsa in un messaggio pubblicato su Instagram. Nato ad Algeri nel 1934 da una famiglia 'pied noir' di ascendenze spagnole, Bedos vide la sua carriera decollare negli anni Sessanta, partendo dal mondo del music-hall. Da attore ha girato diverse decine di film, tra cui grandi successi popolari realizzati da Yves Robert come 'Certi piccolissimi peccati' o 'Andremo tutti in paradiso'. L'infanzia algerina di Bedos non fu facile, con pesanti storie di violenze famigliari, di cui porterà i lividi tutta la vita. Ridere diventerà dunque una forma di esorcismo per dimenticare quel periodo. "Sono un resiliente puro", disse un giorno, Amava citare Kierkegaard: "L'umorismo è la gentilezza della disperazione". A sette anni, Bedos verrà dato in affidamento ad una donna da lui ribattezzata Finouche. Gli insegnerà valori opposti a quelli della madre violenta e con la foto del Maresciallo Pétain nello zaino: umanesimo, tolleranza, rispetto altrui. Non la dimenticherà mai e le dedicherà un libro, le 'Mémoires d'Outre-Mère'.
    Trasferitosi a Parigi, a 16 anni, frequenta una scuola di teatro in rue Blanche, vicino Pigalle. Incontra Jean-Paul Belmondo, "il mio amico piu' vecchio", Jean-Pierre Marielle, Jean Rochefort e tanti altri. Rifiuta di arruolarsi per la guerra d'Algeria e scampa di poco il carcere. Bedos ha sempre rivendicato il suo impegno in quanto "uomo di sinistra" e difeso diverse cause e associazioni come la Ligue des droits de l'Homme o Droit au logement, in lotta per il diritto alla casa. Talvolta si è anche schierato a sostegno di candidati della gauche come Jean-Luc Mélenchon nel 2012 o Arnaud Montebourg durante le primarie socialiste del 2017. Celebri, tra l'altro, le sue 'rassegne stampa' satiriche sulle personalità politiche della Francia.
    Oggi il Paese lo ricorda commosso con un mare di omaggi e speciali in radio e tv. (ANSA)

Leggi l'articolo completo su ANSA.it