Cultura

In J'accuse Polanski echi della sua vita

Seigner, mio marito conosce la persecuzione

Redazione Ansa

Davvero bello questo ultimo film di Roman Polanski in concorso al Lido, 'J'Accuse', dedicato al caso Dreyfus, e questo al di là delle polemiche dopo la presa di posizione critica verso l'autore da parte della presidente di giuria, Lucrecia Martel. Qualcosa succede quando a parlare è Emmanuelle Seigner, attrice nel film e moglie di Polanski, che dice: "Non faccio le veci di mio marito, ma sul tema della persecuzione lui ne sa qualcosa. Basta vedere cosa è stata la sua vita fino a oggi. Lo so bene - conclude - , oggi l'anniversario di trenta anni di matrimonio".
    Il film racconta infatti una storia di innocenza e pregiudizio, quella di Alfred Dreyfus (Louis Garrel), ufficiale dell'esercito francese che il 5 gennaio 1895 viene pubblicamente degradato perché accusato di aver agito come spia per la Germania e viene condannato all'ergastolo sull'isola del Diavolo.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it