Cultura

Rinasce Fulgor, la sala amata da Fellini

Ferretti firma il restauro. Franceschini, "Presto un museo"

Redazione Ansa

(ANSA) - RIMINI, 20 GEN - Nel buio di quella piccola sala di provincia con le panche di legno sotto lo schermo, Federico Fellini - seduto sulle ginocchia del nonno a guardare 'Maciste all'inferno' - scopriva la magia del cinema. Oggi, nel giorno del suo 98/o compleanno, la sala amata dal Maestro torna a nuova vita. Il 'Cinema Fulgor', celebrato in 'Amarcord', riapre i battenti, a Rimini, dopo un lungo restauro curato dallo scenografo, più volte premiato con l'Oscar, Dante Ferretti. Un 'gioiello' - dalle sfumature del carminio e dell'oro - che vede aggirarsi, nel foyer, le figure felliniane per eccellenza, dalla 'Tabaccaia' alla 'Volpina', dalla 'Gradisca' allo 'Sceicco Bianco' guidate da un 'Federico', con cappello, megafono e sciarpa rossa al collo, a fare strada verso il palco. Il 'Fulgor', si guarda intorno Ferretti, "lo vedo adesso finito. È esattamente quello che avevo progettato: mi sembra sia diventata una bella sala cinematografica. L'ho fatta così - ha spiegato lo scenografo romano - non tanto perché il 'Fulgor' era così ma perché è un tipo di sala in cui uno viene al cinema e si trova al cinema, il cinema di una volta". Immerso nel sogno felliniano iniziato proprio nella 'pancia' del palazzo affacciato sul Corso d'Augusto. "E' giusto che questa città dia a Federico Fellini il giusto riconoscimento con l'inaugurazione di questo cinema - sorride la nipote Francesca Fabbri Fellini - dove è avvenuto il primo meraviglioso lampo, fantastico, il big bang in cui Federichino piccolo, sulle ginocchia del nonno ha visto 'Maciste all'Inferno'. Ed è giusto che da qui - ha concluso - si prosegua verso il Museo Fellini: non a caso il New York Times ha inserito il Fulgor tra le 52 mete per il 2018, questa piazza diventerà mondiale". E sull'importanza del museo dedicato al regista riminese, non ha dubbi il ministro di beni culturali e turismo, Dario Franceschini - alla prima uscita pubblica dopo la recente scomparsa della madre - che ha annunciato l'assegnazione di altri 3 milioni di euro come ulteriore contributo per la realizzazione dell'opera già finanziato con 9 milioni di euro. Il nuovo 'Fulgor', scandisce "è bellissimo, è il primo passo nella creazione del grande Museo Fellini che, insieme al Comune e come Stato abbiamo deciso di finanziare: è un riconoscimento a uno dei grandissimi della storia, della cultura, del cinema italiano. È un luogo simbolico nella vita di tutti noi". La riapertura della sala, ha spiegato, "è un passaggio importante: ci sono alcune persone che hanno un percorso di notorietà breve nella storia, ci sono altre che restano per sempre. Fellini - ha concluso - resterà per sempre". Nella speranza, chiosa Sergio Rubini, alter ego del cineasta nella pellicola 'Intervista', che "possa essere conosciuto un po' di più dai giovani perché nel nostro Paese abbiamo la memoria corta. Fellini era un poeta e non è importante solo per il cinema, è importante per gli uomini, per le persone".

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