Cultura

Miss Sloane, House of Cards dei lobbisti

Film di John Madden con Jessica Chastain in sala dal 7 settembre

Redazione Ansa

Strategie, bugie, ricatti, alleanze, corruzioni, tradimenti, cospirazioni e crimini assortiti all'ombra di Washington sono temi sempre più popolari. Dopo la serie House of Cards, gli ingranaggi meno nobili della politica a stelle e strisce vengono raccontati, stavolta dalla prospettiva di figure potenti e ambigue come i lobbisti, in Miss Sloane di John Madden, in sala dal 7 settembre con 01 Distribution. Protagonista è Jessica Chastain, mattatrice nel ruolo dell'apparentemente invincibile Elizabeth Sloane, abilissima manovratrice di deputati, senatori, opinione pubblica, media, amici e nemici, nell'interesse dei suoi clienti. Una prova d'attrice che ha portato alla Chastain la sua quarta nomination ai Golden Globes. Nel cast, fra gli altri, anche Mark Strong, Gugu Mbatha-Raw, Michael Stuhlbarg, John Lithgow, Sam Waterston, Alison Pill e Jake Lacy.

Ad aggiungere pepe alla trama, c'è lo scontro delle due fazioni in campo, su un tema particolarmente attuale nell'America di Trump, il controllo delle armi. Nonostante una scrittura estremamente densa e accurata nei dettagli 'tecnici' su leggi e regolamenti di Washington, il film è godibile grazie al ritmo sostenuto da thriller/dramma procedurale e alla capacità di arginare i momenti didascalici.

Luci ed ombre del sistema trovano una perfetta incarnazione in Elizabeth Sloane, uno "squalo", come l'ha definita Jessica Chastain, in completi firmati e tacchi alti, che cura l'insonnia cronica a forza di pillole. Il suo successo nel lavoro è controbilanciato da un privato quasi inesistente, nel quale si concede ogni tanto giusto qualche distrazione, ricorrendo anche ai gigolo. Dopo l'ennesima vittoria con la potente Cole Kravitz & Waterman, Elizabeth decide inaspettatamente di rimettersi in gioco accettando la proposta della meno attrezzata Peterson Wyatt, per un'impresa apparentemente impossibile a Washington: riuscire a far passare una legge bipartisan che introdurrebbe più controlli nelle vendite legali di armi. I suoi nemici peggiori diventano gli ex colleghi, ingaggiati subito, per contrastarla, da chi vuole bloccare il provvedimento. Nel gioco di mosse e contromosse, che la protagonista basa sulla regola aurea di prevedere gli avversari, Elizabeth si ritrova al centro di un attacco sempre più personale.

Per ottenere la massima credibilità Madden, che aveva già diretto Jessica Chastain nel film 'Il debito', ha utilizzato fra i consulenti di K Street (la strada sede a Washington degli operatori più famosi del campo), il Glover Park Group, con tanto di masterclass per gli attori tenuta dall'amministratore delegato della società, Susan Brophy, che ha lavorato, fra gli altri, per la Casa Bianca. Inoltre Jessica Chastain ha voluto incontrare 11 fra le più famose lobbiste statunitensi. "Solo il 10% dei lobbisti sono donne, per questo avevo bisogno di conoscere le loro esperienze - ha detto l'attrice a AwardsDaily -. Si vestono in maniera quasi mascolina, ma trasmettono comunque il loro essere forti e sexy. L'ho visto come un modo di indossare un'armatura, come un grido di battaglia". Per la prossima stagione l'interprete di Zero Dark Thirty può tornare in corsa per i maggiori premi con Molly's Game di Aaron Sorkin in cui interpreta un'altra donna forte in un mondo di uomini: il film, infatti, è tratto dal memoriale di Molly Bloom, ex campionessa di sci diventata organizzatrice del maggior giro di partite clandestine di poker in America. 

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