Cultura

De Paolis , Cuori puri di periferia

Film esordio andrà a Quinzaine. Storia d'amore a Roma Est

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 MAG - Una storia d'amore e di periferia tra integralismo religioso, campi Rom e coatti romani di Tor Sapienza. Ovvero la storia d'amore tra Stefano (Simone Liberati) e Agnese (Selene Caramazza), anime che più diverse non potrebbero essere in una zona di confine dove tutto è più esasperato. Lei nel buco nero di una comunità evangelica spinta dalla madre bacchettona (Barbora Bobulova) e alle prese con un imminente voto di castità e lui ragazzo di borgata che non ha trovato di meglio che fare da guardia a un parcheggio di un centro commerciale che confina con un minaccioso campo Rom. Questo il racconto di Cuori puri, opera prima di Roberto De Paolis che passerà martedì 23 maggio alla Quinzaine Des Realisateurs del Festival di Cannes per poi arrivare in sala con Cinema il giorno dopo. "I miei Cuori puri - dice oggi a Roma il regista, classe 1980, fotografo con studi al London International Film School -, è un film che nasce da un grosso lavoro di documentazione e osservazione della realtà e dei fatti di cronaca della periferia di Tor Sapienza. Abbiamo frequentato comunità religiose, campi Rom e il mondo dei palazzoni''. In Cuori puri, sceneggiato da Luca Infascelli, Carlo Salsa, Greta Scicchitano e Roberto De Paolis (che lo ha anche prodotto), spiega ancora il regista: "Ho cercato di non mostrare gli stereotipi di questo mondo e, per quanto riguarda il cast, di avere un personaggio-persona che si potesse davvero identificare nel ruolo''. Spiega Selene Caramazza, palermitana con alle spalle laboratori teatrali e cinematografici:''C'è tantissimo di me in Agnese. Ho fatto un percorso lungo per entrare in questo personaggio. Ad esempio ho ripreso in mano il Vangelo e sono tornata in Chiesa e ho frequentato anche una comunità evangelica''. Simone Liberati, forse il cuore più puro di tutti di questo film, già in Suburra di Stefano Sollima e poi ne Il permesso - 48 ore fuori di Claudio Amendola, dice solo:''Sono entrato nei palazzi di Viale Morandi e ho parlato molto con ragazzi della zona, volevo capire chi fossero e ho scoperto che c'era qualcosa che mi accomunava''. Del difficile e urticante personaggio di Marta, madre integralista di Agnese, rivela la Bobulova:''E' stato un personaggio molto conflittuale. Lei è totalmente distante da me e confesso che, a metà riprese, ho cominciato ad odiarla''. Da Edoardo Pesce, attore romano credibilissimo nel ruolo del coatto Lele e che a Cannes è anche nel cast di Fortunata di Castellitto, la confessione di aver molto improvvisato nel villaggio Rom:''Mi hanno riconosciuto per la serie di Romanzo criminale e così abbiamo fatto amicizia''. Nel cast del film anche: Stefano Fresi, Antonella Attili, Federico Pacifici e Isabella delle Monache.

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