Cultura

La Bella e la bestia, è girl power

Remake live action con Watson. Polemiche per un personaggio gay

Redazione Ansa

Il filone delle riletture Disney in versione live action dei propri classici animati ci ha portato negli ultimi anni Alice nel Paese delle meraviglie, la variazione sul tema Maleficent, Cenerentola, Pete's dragon (già in origine a tecnica mista) e Il libro della giungla. Ora è la volta di La bella e la bestia di Bill Condon, in arrivo il 16 marzo nelle sale italiane, fedele al millesimo, dai brani agli abiti, con qualche piccola novità, al film animato Disney del 1991 dalla favola di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont.

Mattatrice, panni dell'anticonformista Belle, che per salvare il padre (Kevin Kline), finisce prigioniera/ospite di un principe (Dan Stevens) trasformato per punizione in Bestia, è Emma Watson, dalla quale arriva sul ruolo qualche pennellata di girl power in più. Sta però facendo molto discutere la presenza del primo personaggio gay in un film Disney: si tratta di Le Tont (Josh Gad), che prova sentimenti profondi per l'amico, spaccone e infido, Gaston (un bravissimo Luke Evans). In realtà il tutto è appena suggerito, ma le reazioni non sono mancate: la Russia (che proibisce per legge la diffusione di "propaganda omosessuale rivolta ai bambini"), dopo aver minacciato di non distribuire il film ha deciso di vietarlo ai minori di 16 anni; un cinema in Alabama ha rinunciato a programmarlo e il predicatore Franklin Graham (figlio di Billy Graham, consigliere spirituale di molti presidenti Usa) ne chiede il boicottaggio.

   

Per Bill Condon la questione "è stata esagerata - ha detto a Screen Crush -. Le Tont un giorno vuole essere come Gaston e quello dopo vorrebbe baciarlo. E' confuso su ciò che prova". Per i servitori del principe che con lui vengono colpiti dal maleficio diventando 'antiquariato', troviamo un cast di primo piano, con Ian McKellen per l'orologio Tockins, Ewan McGregor per l'estroso candeliere Lumière, Emma Thompson, nel difficile compito di succedere a Angela Lansbury per Mrs. Bric, Gugu Mbatha-Raw per Plumette, la regina di Broadway Audra McDonald per Madame De Garderobe e Stanley Tucci per un nuovo personaggio, un maestro di musica trasformato in clavicembalo, Cadenza. Nella versione inglese cantano tutti, ma in quella italiana, doppiata, per forza di cose, pensando ai bambini, li rintracciamo in forme umane (nella mutazione 'digitale' se ne perdono le tracce) solo un attimo, all'inizio e alla fine. Emma Watson è una Belle da manuale e grazie alla sceneggiatura (fra i coautori lo scrittore e regista Stephen Chbosky, che ha diretto l'attrice nel film tratto dal suo libro, Noi siamo infinito), il personaggio si arricchisce. La sua Belle infatti non è solo una grande lettrice, ma anche un'inventrice (ad esempio di una lavatrice ante litteram) e vuole insegnare alle bambine del suo villaggio, dove la cosa è malvista, a leggere.

Paradossalmente nei giorni di lancio de La bella e la bestia la Watson, da anni impegnata nel difendere e promuovere l'uguaglianza di diritti per le donne nel mondo, è stata accusata da alcuni di ipocrisia rispetto ai valori femministi, per una sua copertina su Vanity Fair nella quale fa intravedere il seno. L'attrice ha risposto attraverso la Reuters che "femminismo vuol dire dare alle donna la possibilità di scelta, non è un bastone con cui colpire altre donne, significa libertà e liberazione, uguaglianza. Non so veramente cosa abbia a che fare il mio seno con tutto questo". Tra le altre novità: tre canzoni di Alan Menken (già coautore con Howard Ashman dei brani nella versione animata) e Tim Rice per una colonna sonora interpretata anche da Celine Dion, Josh Groban e in duetto, Ariana Grande e John Legend; notizie sulla mamma di Belle, e più colore nel gioco delle coppie della storia. Condon, comunque, si stacca poco dalla canonica visione Disney; vedremo se Rob Marshall con Mary Poppins e Niki Caro con Mulan, entrambi in uscita nel 2018, oseranno un po' di più.

 

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