Cultura

Billy Lynn eroe guerra sotto riflettori

Dal 2 febbraio film di Ang Lee con Alwyn, Diesel e Martin

Redazione Ansa

"Vengo celebrato per il giorno più brutto della mia vita". È quello che dice, con un certo sconforto, il giovane soldato Billy Lynn, poco più che un ragazzino, ma anche eroe di guerra in Iraq. Il 'giorno più brutto' del ragazzo, raccontato da Ang Lee in 'Billy Lynn - Un giorno da eroe' (Lynn's Long Halftime Walk) in sala dal 2 febbraio con la Warner Bros, è anche quello dove il soldato (interpretato dall'esordiente Joe Alwyn), si è distinto con il suo coraggio cercando di salvare la vita, senza riuscirci, al suo amato sergente (Vin Diesel). Ma ora Billy Lynn non è più con gli anfibi sul campo di battaglia, ma nell'occhio del ciclone dei media più feroci della stessa guerra. Esattamente è, insieme ai suoi commilitoni della Bravo Squad, al Victory Tourche prevede interviste, comizi pubblici e la partecipazione, come guest star, ad una attesa partita di football americano nel giorno del ringraziamento.
Spruzzato di retorica militarista e del culto della patria da difendere sempre e comunque dal pericolo islamico ("è un lavoro che qualcuno deve fare", dice a un certo punto Billy alla sorella che non vorrebbe rivederlo partire), il film di Ang Lee mette però in scena il disagio di molti militari tornati dal fronte di riadattarsi a quella realtà rassicurante da cui erano partiti. Anzi fa capire come le vere bombe non sono solo al fronte, ma in quella realtà senza scrupoli in cui conta solo il denaro e l'apparire. Nel film, il primo innamoramento del ragazzo per una cheerleader, davvero troppo bella, e il contatto con un cinico imprenditore (Steva Martin) patriota solo a parole.
Adattamento cinematografico del romanzo di Ben Fountain 'È il tuo giorno, Billy Lynn!', il film, spiega Ang Lee :"ha un sapore drammatico. E' una storia molto umana. Ho messo - aggiunge il regista tre volte Oscar con I segreti di Brokeback Mountain, Vita di Pi e La Tigre e il Dragone - un giovane soldato innocente prima in guerra e poi in uno show tv pomeridiano. E mi sono chiesto: come crescerà questa persona, come diventerà da adulto? Questo il centro della storia e ciò che mi interessava più dire".
Frase cult, quella che dice il giovane protagonista a fine tour: "portaci in un posto sicuro. Portaci in guerra".

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