Cultura

The tribe, quando la gang è di sordomuti

In sala dal 28 maggio il pluripremiato dramma noir ucraino

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Redazione Ansa

   Dopo il grande successo de La famiglia Belier, commedia francese su Paula, 16 enne aspirante cantante, unica dotata di udito in una famiglia di sordomuti, arriva in sala, dal 28 maggio con Officine Ubu, un film di tutt'altro tono sui non udenti. E' The Tribe di Myroslav Slaboshpytskiy, sulfureo e violento dramma-noir ucraino (è vietato ai minori di 14 anni) su un gruppo di giovani sordomuti (tutti gli interpreti sono non professionisti) che ha formato una gang criminale. Nel film, pluripremiato nei festival internazionali (ha vinto, fra gli altri, tre riconoscimenti alla Semaine de la Critique di Cannes 2014) l'unico strumento di comunicazione tra i personaggi è la lingua dei segni (non sottotitolata) e i suoni dominanti sono i rumori d'ambiente.
  ''Nei film muti gli attori non erano muti, anzi, comunicavano attivamente attraverso le azioni e il linguaggio del corpo - spiega il regista nelle note di produzione -. La maggior parte delle stelle del cinema muto veniva dalla mimica.
Questo è il motivo per cui ho sempre voluto realizzare un film sulla vita dei sordomuti. Senza dialoghi e senza sottotitoli. E con la partecipazione di veri sordomuti''. The tribe ''è incentrato su ragazzi molto giovani. In giovane età si è capaci di sentimenti duri e puri: amore, odio, furia, rabbia, disperazione. Non c'è bisogno di parole per esprimere queste emozioni''.

  Protagonista della storia è Sergey (Grigoriy Fesenko), nuovo allievo in un collegio di sordomuti, dominato dalle violenze, i traffici, i furti e gli altri crimini di un gruppo di studenti organizzato come una spietata gang criminale. Quando il ragazzo viene incaricato di fare da 'protettore' e scorta a due compagne di scuola che la sera si prostituiscono con i camionisti, si innamora di Anna (Yana Novikova). La ragazza costretta anche a un aborto clandestino (descritto nel film in modo estremamente duro e realistico, ndr) è parte di un sistema dal quale non sembra voler uscire, ma Sergey è pronto a tutto... Il casting degli attori è durato circa un anno ed è stato condotto principalmente per mezzo dei social network. Sono stati provinati circa 300 candidati provenienti da Russia, Ucraina e Bielorussa per i ruoli principali. Slaboshpytskiy Non ha mai tenuto in considerazione ''l'idea di realizzare questo film con attori udenti - aggiunge il cineasta -. Il linguaggio del corpo, la lingua dei segni, per i sordomuti è normale. Ed è molto personale. Molto più personale che la lingua francese o il russo o il tedesco parlato da una certa persona. Questo perché parlando le persone usano solo i muscoli facciali per pronunciare le parole, mentre i non udenti usano l'intero corpo per comunicare. E questo è ciò che li rende unici ed estremamente interessanti''. Il film sarà anche fra gli eventi speciali di Cinedeaf - Festival internazionale del Cinema Sordo di Roma (5-7 giugno).

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