Cultura

Unbroken, eroismo e fede per la Jolie

Arriva in sala il secondo film girato dall'attrice

manifesto film - Unbroken

Redazione Ansa

   (ANSA) - ROMA, 22 GEN - Una cosa è certa. Angelina Jolie sembra sia stata colpita sulla via di Damasco proprio durante la sua seconda regia, quella di 'Unbroken' in sala dal 29 gennaio con Universal. Una sorta di avvicinamento a Dio da parte della star grazie al racconto della vita vera di un eroe irriducibile, un Giobbe pieno di fede monolitica, come è stato davvero Louis Zamperini. Ovvero un soldato-atleta sopravvissuto a torture indicibili e soprattutto alla sua legittima voglia di lasciarsi andare. Chiunque altro lo avrebbe fatto. Dopo alcune sequenze di Louis, ragazzo di origine italiana preso in giro dai suoi compagni e fatto oggetto di episodi di bullismo, si vede come l'adolescente scopra nelle sue gambe il riscatto. Il fatto è che Louis corre come il vento e diventa così un'atleta olimpico amato da tutti per il suo carattere. Ambientato durante la Seconda guerra mondiale, il film è una infinita lunga serie di sfortune capitate all'uomo. Intanto il suo bombardiere, dove è uno dei puntatori, viene abbattuto e Louis si ritrova in mare per ben lunghi 47 giorni vissuti ai confini della sopravvivenza tra squali e albatros da divorare. Insieme a lui, in un precario canotto nell'oceano, l'ufficiale pilota detto 'Phil' (Domhnall Gleeson) e Francis 'Mac' McNamara (Finn Wittrock) che muore dopo 33 giorni. A salvare i due superstiti sarà la marina giapponese e la prigionia per Zamperini sarà anche peggio del naufragio in mezzo la mare. Siamo nel 1943. E in una sorta di rivisitazione ai confini del plagio di Furyo di Oshima, Zambardini diventerà oggetto dell'interesse ambiguo e morboso da parte del comandante del campo Mutsushiro Watanabe (Miyavi), un giovane e troppo bello sottoufficiale innamorato del campione e della sua indomita forza che non fa altro che umiliarlo.

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