Cultura

Big Eyes, quei brutti quadri oggetto di plagio

Dal 1 gennaio il film di Tim Burton con Amy Adams e Waltz TUTTI I VIDEO

Redazione Ansa

Volendo complicare le cose vedendo Big Eyes (SCHEDA), ultimo film di Tim Burton ispirato a una storia vera, ci si chiede chi mai, con vero senso estetico, vorrebbe davvero attribuirsi quadri così brutti. Eppure la storia di questo film, che sarà nelle sale dal 1 gennaio con Lucky Red, è appunto quella di un anti-estetico plagio, quello del pittore Walter Keane (Christoph Waltz) ai danni della moglie Margaret (Amy Adams) che negli anni Sessanta stupì l'America con i suoi quadri raffiguranti ragazzini dai 'grandi occhi'. Va detto che questi quadri avevano, come spesso capita, dalla loro quell'appeal popolare, kitsch, perfetto per emozionare le signore, pronte ad emozionarsi, e che parlano di cultura mentre prendono tè con pasticcini. E così lo spregiudicato agente immobiliare, con vocazione di pittore bohemienne, di nome Walter Keane, una volta capita la commercialità del prodotto, non ci mette che un secondo per attribuirsene la paternità soddisfacendo così la sua smodata vanità.

E questa operazione è sicuramente favorita dall'ingenuità di moglie del tutto tradizionale e con un matrimonio già fallito alle spalle con tanto di figlia a carico. Di quei quadri di bambini sofferenti ad occhi spalancati, Walter fa un vero affare, essendo una specie di antesignano della commercializzazione dell'arte di massa (un Andy Warhol senza talento). Solo dopo circa dieci anni, sua moglie Margaret, con un atto di vero coraggio, trascina Walter davanti a un tribunale per rivendicare i suoi diritti che gli verranno finalmente riconosciuti.

Numerose le curiosità. Inizialmente il film doveva essere diretto dal duo Scott Alexander e Larry Karaszewski e prodotto invece da Tim Burton. Si era allora pensato a protagonisti come Reese Witherspoon e Ryan Reynolds. Solo dopo il film venne affidato alla regia di Burton, mentre Scott Alexander e Larry Karaszewski passarono alla sceneggiatura. Budget del film invece davvero limitato, circa 10 milioni di dollari. Le riprese sono iniziate nel luglio 2013 e si sono svolte tra Canada, Stati Uniti e Regno Unito.
 

Di fatto, per quanto riguarda Tim Burton che in questo film abbandona ogni atmosfera gotica, va detto che è amico e collezionista di Margaret Keane e non si vergogna affatto di raccontare in un'intervista come sia stato sempre affascinato "dal kitsch" e come e la Big Eye Art lo "diverta molto". Da lui anche il riconoscimento che da quei quadri, come dai Manga giapponesi e da alcuni dei personaggi di Disney, derivino molti dei suoi personaggi, da quelli di 'Beetlejuice' a 'The Nightmare Before Christmas'.


    Imperdibile nel film il cameo di Terence Stamp nei panni del critico d'arte del New York Times. Uno capace di stroncare la vita di un artista con i suoi occhi di ghiaccio e con parole altrettanto glaciali. 


   

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