Cultura

==Il vescovo di Carpi, 'quella mostra non è blasfema'

Monsignor Castellucci: 'Spero che resti aperta, no al fanatismo'

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 MAR - "Non avevo visto la mostra e le opere prima dell'apertura: sapevo che a Carpi si stava organizzando una mostra di arte contemporanea coi quadri di un artista non credente che si ispira alle narrazioni dei Vangeli e dei testi apocrifi. Quando è scoppiata la polemica, ho voluto comprendere meglio, ho preso contatti coi responsabili della mostra e ho appurato che non c'erano intenzioni blasfeme o ambigue né da parte dell'autore né tanto meno degli organizzatori. Certo, sono dispiaciuto per la polemica, ma anche per i toni a volte sguaiati che ha assunto. Mi limito a pregare per chi si sente scandalizzato e per chi insulta, offende e attacca, magari in nome della verità cristiana, dimenticando che Gesù ha chiesto ai discepoli di testimoniare la verità nella mitezza". Lo ha detto monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi, in una intervista al Quotidiano Nazionale in merito all'esposizione 'Gratia Plena': la mostra accusata di blasfemia che si tiene nella chiesa di Sant'Ignazio. Ieri uno sconosciuto ha danneggiato un quadro e accoltellato al collo l'autore, l'artista carpigiano Andrea Saltini.
    Castellucci difende la mostra e sottolinea: "Chi vuole vederci del male, comunque, è libero di farlo: l'importante è che il dissenso diventi occasione di dialogo e dibattito e non di accusa e violenza". Prudenza sull'ipotesi che l'esposizione venga chiusa anzitempo: "Se ne parlerà in diocesi e si prenderà una decisione, in base alla possibilità di garantire una vigilanza attiva sui visitatori. Personalmente spero che si possa tenere aperta, perché chiudere anzitempo significherebbe dare diritto di cittadinanza al fanatismo". (ANSA).
   

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