Cultura

Sembra vivo!, l'arte non è mai stata così iperrealista

Da Cattelan a Mueck, a Palazzo Bonaparte prima mostra in Italia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 25 MAG - Sembra vivo! È il titolo della mostra, ma è anche la frase che più ti rincorre tra le sale di Palazzo Bonaparte, visitando la prima e stupefacente rassegna mai realizzata in Italia sulla grande scultura iperrealista internazionale. Da Maurizio Cattelan (con anche la celebre banana, alias l'opera Comedian, e i piccioni dell'installazione Ghosts) a Ron Mueck, George Segal, Carole Feuerman, Duane Hanson, la più discussa coppia degli ultimi Almgreen&Dragset o Kazu Hiro con il gigante volto di Andy Warhol, è un rincorrersi di figure umane (operai, bagnanti, fattori), parti di corpi, trasfigurazioni, abbracci che ogni volta sorprendono proprio per quella minuziosa e perfetta aderenza al vero.
    Ideata dall'Institut fur Kulturaustausch tedesco, curata da Maximilian Letze in collaborazione con Nicolas Bellario, prodotta e realizzata da Arthemisia, fino all'8 ottobre la mostra raccoglie in tutto 43 opere (più qualche "scherzo" di Arthemisia disseminato sulle scale) di 29 grandi nomi dell'arte contemporanea, ripercorrendo genesi e correnti, dai cloni umani alle sculture monocromatiche, passando per le realtà deformate fino alla sezione Oltre la specie dedicata al mondo animale. Una mostra "estremamente democratica", come la definisce Letze, perché, nei suoi diversi livelli di lettura, "è accessibile a tutti. Non bisogna avere competenze o conoscenze particolari - spiega il curatore - perché parla di relazioni umane, di emozioni, dei nostri stati d'animo. E credo sia la prima retrospettiva sull'arte iperrealista mai realizzata no solo in Italia, ma in tutto il mondo".
    "Noi in genere ci dedichiamo alle grandi mostre classiche, come van Gogh - aggiunge la presidente di Arthemisia, Iole Siena - ma ci siamo appassionati all'idea di presentare 'prime volte' in Italia, come con Jago l'anno scorso o ora Leandro Erlich a Milano, per la prima volta in Europa". (ANSA).
   

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