Cultura

Archeofilm 2023 incorona il docu sulla Biga di Monteleone

Al film di Dario Prosperini il premio del pubblico

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 07 MAR - E' "L'anello di Grace", il film inchiesta di Dario Prosperini sul trafugamento della Biga etrusca di Monteleone di Spoleto, il vincitore dell'ultima edizione del Firenze Archeofilm, il festival di Archeologia Arte e Ambiente organizzato dalla rivista Archeologia Viva (Giunti Editore).
    Il docu, che ricostruisce tutte le tappe della avventurosa vicenda che ha portato 120 anni fa nelle vetrine del Metropolitan Museum di New York lo stupefacente reperto etrusco oggi reclamato a gran voce dal piccolo comune umbro di provenienza, è stato acclamato dal pubblico della manifestazione fiorentina. Un racconto ricco di voci, dalle ricostruzioni degli esperti alle testimonianze d'epoca, ma anche di documenti inediti che per la prima volta mette in fila tutti i tasselli di una vicenda che ha dell' incredibile. E nello stesso tempo apre nuovi interrogativi sulla disattenzione collettiva che ha regnato a lungo in Italia nei confronti del patrimonio dell'arte.
    Oggetto di una battaglia che dura da vent'anni, con i 600 abitanti del borgo umbro che ne richiedono il ritorno in patria, la biga, che gli americani hanno ribattezzato il Carro d'oro, è un capolavoro del VI secolo a.C. fatto di legno di noce e lamine di bronzo scolpite, opera della sapienza etrusca ma ispirato dall'arte greca, alla quale si riallaccia narrando le gesta di Achille.
    Fabbricata a Vulci, la biga era poi stata offerta a un militare che alla fine se la portò nella tomba insieme a tutto il suo tesoro di oggetti di bronzo e terracotta. A ritrovarla, 2600 anni dopo, furono due contadini, Isidoro e Giuseppe Vannozzi, che l'8 febbraio del 1902 scavando davanti al loro casolare si trovarono sotto gli occhi la tomba del comandante etrusco. Ceduta per 900 lire (oggi sarebbero poco più di 4mila 100 euro) e oggetto all'epoca di uno scandalo che occupò le pagine dei giornali, la biga passò velocemente di mano per poi arrivare nel 1903 a New York, dove è rimasta, da quegli anni lontani orgoglio del Met.
    Marisa Angelini, battagliera sindaca di Monteleone, spera ancora di riportarla in Italia: "Il ministro Sangiuliano ci ha assicurato che lavoreremo insieme". (ANSA).
   

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