Cultura

'Accordo vicino prestito marmi Partenone da Gb a Grecia', media

Giornale rilancia l'ipotesi. Non sarebbe soluzione ma disgelo

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 04 GEN - I marmi del Partenone, tesoro archeologico ereditato dal Regno Unito dai tempi dell'Impero britannico e rivendicato dalla Grecia, potrebbero riprendere "presto" la via di Atene per "un prestito" a lungo termine. Lo scrive il Daily Telegraph, riprendendo anticipazioni già ripetutamente circolate sui media su un possibile accordo fra il British Museum di Londra (che ne detiene il possesso) e le autorità elleniche: accordo non in grado di esaurire la querelle, ma che comunque rappresenterebbe un gesto di disgelo verso le richieste greche e un primo passo cruciale.
    Stando al giornale, i negoziati sono a uno stadio avanzato e il presidente del museo, George Osborne, già ministro e cancelliere dello Scacchiere nel governo conservatore di David Cameron, punta a inserire il prestito dei marmi nel quadro di un più vasto accordo di "scambi culturali" fra Gran Bretagna e Grecia. "Colloqui sono in corso e proseguiranno nel nuovo anno" appena iniziato, si è limitato a ribadire da parte sua un portavoce del British.
    La restituzione tout court resta al momento esclusa, secondo le dichiarazioni ufficiali di Londra, sulla base di indicazioni date dai governi e della legislazione ad hoc approvata dal parlamento. Atene invoca invece come un diritto da oltre un secolo la titolarità su questo tesoro (composto da un fregio lungo 75 metri staccato a suo tempo dal Partenone e da una delle celebri cariatidi rimosse da un tempio adiacente più piccolo dell'Acropoli), sostenendo si tratti del frutto di "saccheggi" compiuti al tempo della dominazione turco-ottomana. Mentre i britannici insistono d'esserne entrati in possesso grazie "all'acquisto legale" fattone nel 1802 da lord Elgin - aristocratico, mecenate e diplomatico scozzese al servizio dell'Impero - e alla successiva vendita al British Museum.
    (ANSA).
   

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