(ANSA) - TORINO, 06 DIC - Dal geroglifico al copto, dallo
ieratico al demotico: è la scrittura dell'antico Egitto, nelle
sue varianti ed evoluzioni, la protagonista della mostra "Il
dono di Thot: leggere l'antico Egitto", al Museo Egizio dal 7
dicembre. Debutta in un nuovo spazio di 500 metri quadrati, tra
piano terreno e ipogeo, concessi dall'Accademia delle Scienze di
Torino al Museo Egizio, dopo un'opera di restauro, sostenuta
dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
"E' solo un antipasto di un nuovo allestimento che
dedicheremo ai geroglifici e alle diverse scritture dell'antico
Egitto, che saranno protagonisti in futuro di una sala a loro
dedicata", spiega Evelina Christillin, presidente del Museo
Egizio. A settembre del 2023 la mostra sarà ampliata e diventerà
permanente nella nuova Sala della Scrittura che nascerà al terzo
piano.
Curata da Paolo Marini, Federico Poole e Susanne Töpfer,
egittologi del Museo, la mostra è frutto di un progetto
scientifico ideato dal direttore dell'istituto, Christian Greco,
ed è sostenuta dalla Consulta per la Valorizzazione dei Beni
Artistici e Culturali di Torino. Sono 170 i reperti in
esposizione, tutti provenienti dalle collezioni del Museo
Egizio, ad eccezione delle tavolette cuneiformi che arrivano dai
Musei Reali di Torino. In mostra non ci sono solo papiri, ma
anche capolavori della statuaria, oggetti in alabastro e
statuine lignee.
"Testo ed immagine sono reciprocamente complementari e ci
permettono di avvicinarci alla comprensione di quattromila anni
di storia dell'Antico Egitto" spiega Greco. Si potranno vedere
la copia della Stele di Rosetta, il Papiro dei Re, unica lista
reale d'epoca faraonica scritta a mano su papiro che sia giunta
fino a noi e il Papiro della Congiura, un testo quasi di cronaca
giudiziaria, che ricostruisce l'attentato a Ramesse III, papiro
di oltre 5 metri di lunghezza che torna all'Egizio dopo sette
anni. (ANSA).
Al Museo Egizio 'Il dono di Thot', tremila anni di scrittura
Il prossimo anno sarà spostata nella nuova Sala della Scrittura