Cultura

MiC e Sima per difendere i beni culturali dall'inquinamento

Franceschini, tra cultura e scienza preziosa sinergia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 12 LUG - Ministero della Cultura e società italiana di Medicina Ambientale (SIMA) uniscono le forze in un progetto per proteggere i beni culturali dall'inquinamento. Un accordo che è solo l'inizio "di una importante collaborazione tra scienza e cultura", due settori avvicinati da una "preziosa sinergia", sottolinea il ministro della cultura Dario Franceschini. Per questo progetto, intanto, il MiC ha istituito un tavolo tecnico paritetico con il Sima, intitolato per l'appunto "Cultura, Ambiente e Salute". A presiederlo il dg Educazione, ricerca e istituti culturali del MiC Mario Turetta, con il coordinamento del presidente Sima, Alessandro Miani.
    Obiettivo, "migliorare lo stato di conservazione dei beni culturali, ricercare soluzioni e tecnologie più avanzate per prevenire le conseguenze dannose derivanti dell'esposizione agli inquinanti ambientali, e tutelare la salute dei cittadini che visitano musei, monumenti o altri luoghi culturali e chi lavora in tali contesti".
    "L'attenzione alla qualità dell'aria di musei e luoghi d'arte garantisce non solo la salute pubblica, ma anche la conservazione e la salvaguardia dei beni culturali messi a rischio da polveri, pollini, funghi, batteri, virus interni o provenienti dall'esterno", ricorda Miani, spiegando che si potranno rendere i luoghi della cultura italiani più sicuri e limitare la diffusione di sostanze inquinanti che possono danneggiare il patrimonio".
    Altro tema portante del tavolo tecnico sarà la protezione di monumenti e facciate dall'inquinamento atmosferico, responsabile dell'annerimento delle superfici esterne, un fenomeno aggravato da piogge acide, dall'umidità e dall'errata impermeabilizzazione delle superfici, che rimangono esposte alla formazione di muschi, muffe, inflorescenze minerali.
    L'idea alla base dell'accordo, spiega Elena Campione dell'Università di Roma Tor Vergata, è quella di avviare una nuova fase di interventi multidisciplinari, realizzati in forma sinergica e su base assolutamente scientifica, per rendere sempre più fruibile il patrimonio culturale del nostro Paese".
    (ANSA).
   

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