(ANSA) - TORINO, 18 MAG - La Soprintendenza Archeologia,
belle arti e paesaggio di Torino riapre al pubblico l'ultima
residenza della casa reale, il palazzo del Duca del Chiablese,
voluto da Carlo Emanuele III per il figlio Benedetto Maurizio e
affidato alla maestria dell'architetto di corte Benedetto
Alfieri. La residenza, sempre votata ai matrimoni dinastici,
sarà anche location di nozze civili nelle sale di
rappresentanza.
Realizzato a partire dal 1754, l'appartamento si impose per
essere il più raffinato della città; ospitò il governatore
francese Camillo Borghese e la moglie Paolina Bonaparte; durante
il regno di Carlo Felice fu utilizzato come appartamento regio e
accolse in seguito le nozze di Ferdinando di Savoia Genova e
Elisabetta di Sassonia e l'infanzia di Margherita, prima regina
d'Italia. Gravemente danneggiato dai bombardamenti del luglio
del 1943, fu affidato nel dopoguerra alla Soprintendenza, che
operò un restauro funzionale e vi pose i propri uffici. Il
Palazzo - restaurato dal Centro di Conservazione e Restauro
della Venaria Reale con un intervento di 400 mila euro
finanziato dalla Compagnia San Paolo, dalla Consulta e dal
Ministero - riapre alle visite in modo stabile grazie al
supporto dell'Associazione Amici di Palazzo Reale, con un
percorso che si snoda lungo le sale da parata e da residenza e
si conclude in alcuni ambienti ancora in corso di restauro.
L'allestimento si avvale di arredi originari, tra cui
l'eccezionale scrivania a ribalta di Pietro Piffetti recuperata
dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale nel
2018, in parte ritrovati in storici depositi e si arricchisce
grazie alla disponibilità della Fondazione Accorsi Ometto che ha
concesso in deposito alcuni pezzi delle loro collezioni di
riserva. (ANSA).
Riapre palazzo del Duca del Chiablese, sarà location nozze
Recuperato dal Centro di Conservazione e Restauro della Venaria