Cultura

Arte: il teatro della memoria di Pignatelli al Mef di Torino

Riflessioni dell'artista milanese, anche il dramma della guerra

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 06 MAR - Riflettono i temi di attualità, in particolare la guerra in Ucraina, i lavori di Luca Pignatelli esposti da venerdì 11 marzo al Museo Ettore Fico, lo spazio nell'ex zona industriale di Torino che, in contemporanea, ospita anche Alessandro Scarabello.
    Pignatelli, con cinquanta opere, ripercorre la sua carriera e le sue riflessioni offrendo una visione di un "tempo liquido e circolare" che accompagna in una sorta di "teatro della memoria" in cui si mescolano tematiche personali e collettive, di epoche antiche e contemporanee. Impossibile non cogliere i riferimenti al conflitto e alla tragedia che sta attraversando il mondo. Si va dalle creazioni site-specific alle maxi tele dell'ultimo decennio, in cui predomina l'astrazione sulla figurazione, le campiture monocrome e i colori delle terre rosse.
    Curata da Luca Beatrice in collaborazione con la Galleria Poggiali, la mostra propone poi i quadri che hanno reso Pignatelli celebre: teste scultoree, imperatori, statue di divinità mitologiche e della cultura classica, tra cui il grande ritratto di Caligola, l'imperatore che disse 'che mi odino purché mi temano'. "Il tema è la follia delle dittature. - spiega Pignatelli - Si potrebbe dire dalla Roma imperiale alla Mosca di oggi". Il dramma dei profughi, della lacerazione e delle ferite della guerra, si trovano anche nei materiali poveri e di recupero usati dall'artista: ferri, tele strappate e quei teloni di canapa che un tempo rivestivano i treni e ora sono simbolo del distacco, della partenza dalla terra in cui si hanno le radici e dell'arrivo in un luogo in cui quelle radici vanno messe di nuovo.
    Il Mef ospita anche Scarabello, uno dei talenti italiani che può dialogare con le avanguardie internazionali contemporanee, con "Repetition kills", mostra curata da Andrea Bustodirettore, presidente del Museo stesso, in collaborazione con la galleria The Gallery Apart di Roma. Propone una ventina di grandi oli su tela in cui, con evocazioni al limite dell'astrazione, compaiono, stratificate, innumerevoli informazioni estetiche che vanno da Balthus a Luc Tuymans, da Scipione all'ultimo Tiziano.
    Le due esposizioni sono aperte fino al 19 giugno. (ANSA).
   

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