Cultura

Aste: tre Van Gogh trovano una nuova casa

Opere per 750 milioni dollari vendute da Christie's

Redazione Ansa

Tre quadri di Vincent Van Gogh hanno trovato una nuova casa in una sola serata: due dipinti e un acquarello del pittore impressionista olandese che durante la guerra fu confiscato dai Nazisti sono passati di mano nel corso di un'asta di Christie's che in meno di quattro ore ha fruttato complessivamente 751,9 milioni di dollari.
Ben 77 degli 81 pezzi offerti - il 95% del totale - ha trovato il suo nuovo proprietario, con risultati finali generalmente piu' alti delle stime di partenza. La collezione del magnate del petrolio Edwin Cox ha incassato 332 milioni di dollari, 178,6 milioni oltre le attese, mentre il segmento dedicato all'arte del Novecento ha sfiorato i 420 milioni, contro una valutazione iniziale di 324 milioni.
Lo stesso compratore in sala si e' aggiudicato due dei tre Van Gogh di Cox: "Cabanes de bois parmi les oliviers et cyprès", un paesaggio del 1889 stimato 40 milioni di dollari, e' stato pagato alla fine 71 milioni dopo una battaglia a nove tra New York, Londra e Hong Kong, mentre l'acquarello "Meules de blé" del 1888, e' andato per 35 milioni che verrano spartiti tra gli eredi del petroliere e quelli di due famiglie ebree che ne avevano perso il controllo prima e durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il terzo Van Gogh di Cox, "Jeune homme au bleuet" dipinto nel 1889 settimane prima della morte del pittore, e' stato aggiudicato per 46,7 milioni di dollari (nove volte la stima di partenza) a un cliente di Christie's in Asia.
La serata includeva altri pezzi forti: il museo Getty di Los Angeles ha pagato 53 milioni di dollari un dipinto di Gustave Caillebotte, "Jeune homme a sa fenetre" del 1876, stabilendo un nuovo record per l'artista francese, mentre 55,3 milioni di dollari e' stato il prezzo finale di un paesaggio di Cezanne del 1883-1885, "L'estaque aux toits rouges", di cui Cox era stato solo il secondo proprietario.
Passando all'arte del Novecento, un'accoppiata vincente e' stata quella tra Andy Warhol e Jean-Michael Basquiat: il ritratto che nel 1982 il padre della pop art fece all'allora emergente writer (e poi ossido' spruzzandolo con la sua pipi') era offerto dal collezionista Peter Brant e ha raddoppiato la stima iniziale fermandosi a 40 milioni di dollari.

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