Cultura

Da dimora storica a set film, i segreti di Palazzo Perrone

Oggi sede Fondazione Crt, un libro racconta 300 anni di storia

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 08 OTT - Un palazzo-gioiello finora sconosciuto ai più, nel cuore di Torino. Dimora nobiliare, poi ospedale militare, sede dell'Ambasciata di Francia presso i Savoia fino all'Unità d'Italia, luogo di rappresentanza della Cassa di Risparmio di Torino e, infine, "casa" della Fondazione Crt: Palazzo Perrone di San Martino, considerato dagli studiosi un unicum nel panorama dell'architettura e delle arti figurative della città, si svela al pubblico grazie a un libro che ne ripercorre per la prima volta oltre 300 anni di storia.
    Realizzato dalla Fondazione Crt in occasione del proprio trentennale, il volume è stato curato dall'associazione culturale Amici di Bene e pubblicato dall'Artistica di Savigliano in versione sia cartacea sia digitale, liberamente consultabile on line sul sito www.fondazionecrt.it insieme al tour virtuale 3D del Palazzo. E' frutto di due anni di minuziose ricerche negli archivi di istituzioni italiane ed estere da parte di un team di esperti e studiosi: Laura Facchin, Massimiliano Ferrario, Luca Mana e Attilio Offman.
    "La riscoperta di questo bene testimonia che la cultura è un patrimonio vivo, da valorizzare nel presente e da trasmettere in eredità alla next generation, per un nuovo rinascimento culturale", spiega il presidente Giovanni Quaglia.
    Nei primi anni Duemila a Palazzo Perrone, scrigno di opere d'arte, sono state girate alcune scene della serie tv Rai 'Sospetti', con Sebastiano Somma e nel 2011 il film 'L'industriale', diretto da Giuliano Montaldo, con Pierfrancesco Favino e Carolina Crescentini. Numerose le personalità nazionali e internazionali ospitate, tra le quali il neo Premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi nel 2009, Michail Gorbačëv nel 2008 per il World Political Forum, l'ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu con Romano Prodi, Andrea Orcel, Gian Maria Gros-Pietro, Enrico Salza, Domenico Siniscalco, Elsa Fornero, Philippe Daverio, Piero Angela, Tullio Regge, Luciana Littizzetto e Arturo Brachetti. (ANSA).
   

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