Cultura

Arte: in mostra la Madonna con Bambino scampata ai terremoti

Esposta a intemperie in un condominio, ora in un museo a Ferrara

Redazione Ansa

(ANSA) - FERRARA, 19 MAG - La storia del nuovo museo Schifanoia, a Ferrara, incrocia la 'messa in sicurezza' della Madonna con bambino, una delle opere più affascinanti del Quattrocento ferrarese, già scampata a due terremoti, quelli del 1570 e del 2012. Esposta per decenni alle intemperie al secondo piano di un condominio di via Saraceno, nella città estense, ora è a disposizione del pubblico nella sesta sala di Palazzo Schifanoia, tra altre sculture dell'epoca.
    "Quando, a gennaio 2020, abbiamo montato il ponteggio per ripristinare le grondaie e la facciata del condominio abbiamo visto da vicino quest'opera. Ho ipotizzato, da appassionato d'arte, che si trattasse di una scultura di pregio, esposta alle intemperie e in condizioni precarie - spiega .Paul Terzolo, dell'impresa che ha eseguito i lavori -. Così ho informato l'amico Valentino Nizzo", oggi direttore del museo nazionale etrusco di villa Giulia, a Roma, ma con un passato ferrarese.
    "Quando ho visto le prime foto ho cercato subito di approfondire e ho trovato solo un testo che la attribuiva genericamente al XVII secolo - dice Nizzo -. La cosa non mi convinceva del tutto.
    L'opera infatti sembrava mostrare le peculiarità tipiche della fine del Quattrocento, con il superamento del canone medievale e la prima ricezione degli stimoli del Rinascimento. La risposta poteva essere nel volume di Vittorio Sgarbi su Domenico di Paris e la scultura del Quattrocento ferrarese, un punto di riferimento per consentire di confermare l'inquadramento dell'opera".
    Dopo la situazione di oggettivo pericolo (la Madonna minacciava di cadere da un momento all'altro), unita alle condizioni conservative disastrose, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio ne ha autorizzato il distacco d'urgenza e dopo la messa in sicurezza è seguita la 'Dichiarazione d'interesse culturale'. I Musei di Arte Antica hanno offerto dimora temporanea alla scultura perché l'opera "è una delle più rilevanti testimonianze dell'espressività della cultura figurativa estense".
    "Una storia affascinante e a lieto fine - dice il sindaco Alan Fabbri - frutto dell'intuizione di cittadini che ne hanno colto il valore, confermato dagli approfondimenti storici".
    (ANSA).
   

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