(di Luciano Fioramonti)
(ANSA) - ROMA, 09 MAG - Non furono soltanto la velocità, il
dinamismo e la volontà di cancellare ogni legame con il passato
i cardini su cui il Futurismo costruì la sua rivoluzione
artistica. Tra le armi più efficaci del movimento fondato da
Filippo Tommaso Marinetti ci fu la parola, grimaldello usato per
scardinare su più fronti un ordine considerato vecchio e
superato e dare quindi sfogo alla creatività che testimoniasse
lo spirito del tempo. Le parole in libertà sulla pagina scritta
che si allargano e si stringono disegnando forme, linee curve e
ritorte, dunque, ma anche la libertà della parola delle
provocatorie performance nei teatri che si trasformarono spesso
in risse tra il pubblico, e i quadri in cui la parola senza più
vincoli di sintassi o punteggiatura diventa protagonista tra
l'apparente anarchia dei caratteri tipografici e l'obiettivo di
renderla forma d' arte.
Alle tele di alcuni campioni dell'avanguardia marinettiana è
dedicata la mostra 'Futurismo e Parole', che lo spazio
LeoGalleries di Monza propone fino al 29 maggio. A giocare la
parte del leone tra la quindicina di opere selezionate da
Daniela Porta e Grazia Casiraghi con la consulenza di Maurizio
Scudiero è Fortunato Depero. Del maestro di Rovereto sono
esposte una delle opere dedicata al Caffè Irrera di Messina e
due rarissime tavole parolibere a china realizzate a New York
nel 1930 che descrivono le montagne russe e il "tunnel
dell'amore" nel luna park di Coney Island. 'Natura morta con
Lacerba e Picasso' di Roberto Marcello Baldessari è un dipinto
del 1917 su collage di parti della rivista portavoce dei
futuristi con un richiamo al cubismo del grande maestro
spagnolo, a conferma di come l'artista avesse, tra i primi in
Italia, 'guardato' a Picasso ed ai suoi papier collé.
Esplicita la scelta delle due opere di Giulio D'Anna, 'Il
merlo', con una bocca a forma di cannone che spara parole, e il
capolavoro del 1934 'Comunicazione, pubblicità e progresso',
collage di scritte pubblicitarie e tecnologie di aziende
italiane. Preziose sono poi le tavole parolibere del 1913
firmate da Marinetti, tratte dal libro 'Le mots et liberté
futuristes' e la china su carta 'Futur Alvino' di Mino Delle
Site del 1932. (ANSA).
Avanguardia di parole, la lezione del Futurismo
Alla LeoGalleries di Monza le tele di Depero e di altri maestri