Cultura

Addio a Bruno Conte, scultore della parola

E' morto a Roma, aveva 81 anni

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 01 FEB - È morto oggi a Roma lo scultore Bruno Conte.
    Nato nel 1939 nella capitale, giovanissimo ha esposto alla VII e VIII Quadriennale di Roma nel 1955 e poi nel 1960. Nel 1956 ha partecipato alla XXVIII Biennale di Venezia. La Galleria dell'Obelisco di Roma lo fece conoscere negli Stati Uniti. Tra il 1959 e il 1961 elabora immagini con testi poetici e sviluppa la sua parallela attività letteraria. Nei primi anni '60 le pitture acquistano consistenza materica. Successivamente prevale una scelta oggettuale che si distingue nel tempo in concetti formali atti a definire delle emergenti immagini - evento. Una autonoma quasi scrittura vegetante viene suggerita nei suoi libri lignei, scrittura che tende a spegnersi nelle quasi pagine dei più recenti, essenziali metafisici, "paginari" a parete.
    L'attività artistica di Bruno Conte è stata caratterizzata da un percorso solitario, poco battuto dalle grandi correnti della seconda metà del '900. Nonostante una sostanziale rinuncia all'avanguardia, che allontana le sue ricerche da quelle dei maggiori poeti visivi, Conte ha esposto con artisti come Emilio Villa, Nanni Balestrini, Mirella Bentivoglio, e ha proseguito fino all'ultimo la sua intensa attività. Poco più di un anno fa il Mart gli aveva dedicato una mostra con 65 opere dal 1959 ad oggi a testimonianza del suo interesse per la scrittura iconica e per i contenuti e la struttura del libro. Arturo Schwarz nel 1985 aveva scritto di lui: "Bruno Conte è uno dei personaggi più garbati, più segreti, e più affascinanti che, nella mia lunga frequentazione di pittori e scultori, abbia incontrato e ammirato" (ANSA).
   

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