Cultura

Berenice Abbott e la New York che cambia

A Lecco 80 foto. La città negli Anni Trenta, ritratti, scienza

Redazione Ansa

(ANSA) - LECCO, 18 AGO - "Il fotografo è l'essere contemporaneo per eccellenza: attraverso i suoi occhi il presente diventa passato". Così Berenice Abbott riassumeva il suo modo di leggere il mondo, la sfida a fissare l'attimo per raccontare una realtà in movimento. La frase campeggia su una delle pareti di Palazzo delle Paure, a Lecco, tra le 80 immagini della mostra "Topographies", a cura di Anne Morin e Piero Pozzi, dedicata fino all'8/9 alla grande artista americana, conosciuta come la fotografa della New York negli Anni Trenta ma alla quale si riconosce il merito di aver contribuito alla creazione del mito di quell'America "on the road" poi celebrato in letteratura da Jack Kerouac. Gli scatti in bianco e nero descrivono l'intero percorso attraverso tre sezioni dedicate ai ritratti, alla Grande Mela, alla Scienza. Per Anne Morin l'importanza dell'artista va ricercata nel fatto che anche grazie alla sua opera "la fotografia si è affrancata da ogni confronto con la pittura e ha cominciato a esistere in maniera indipendente".
   

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