Cultura

Koons licenzia assistenti e assume robot

Trasloca lo studio a Hudson Yards, nuova mecca dell'arte di NY

Redazione Ansa

(ANSA) - NEW YORK, 22 GEN - Quale artista ha bisogno di assistenti in carne ed ossa quando può usare un robot? Jeff Koons, una delle firme piu' pagate del mercato dell'arte che aveva messo in piedi negli ultimi anni una vera e propria azienda con oltre un centinaio tra pittori e scultori nei libri paga, la scorsa settimana ha drasticamente ridimensionato la forza lavoro alle sue dipendenze. L'ex marito dell'ex pornostar e ex parlamentare radicale Ilona Staller ha tagliato il numero di assistenti in parallelo alla decisione di lasciare l'enorme studio occupato per quasi vent'anni a Chelsea per traslocare in una nuova sede "considerevolmente piu piccola" negli Hudson Yards, la nuova mecca dell'arte di New York all'estremo nord dell'High Line. Koons non e' il solo grande dell'arte contemporanea che affida la realizzazione delle sue idee - vuoi i Balloon Dogs o i mazzi di tulipani giganti - ad assistenti, e nel corso egli anni e' arrivato ad averne 130 simultaneamente. Ma adesso sono arrivati i robot e con i robot i licenziamenti. In questi giorni i dipendenti di Koons si stanno avvicinando ad appena una ventina. Dieci anni fa Koons aveva teorizzato il bisogno di aver bisogno di un vasto numero di assistenti: "Prima facevo da me tutte le mie sculture, tutti i miei dipinti, ma se lo facessi ancora oggi la cosa limiterebbe di molto il numero di progetti in cui potrei essere coinvolto. Se non facessi così sarebbe una perdita di energie". L'artista non e' l'unico ad aver creato una vera e propria azienda per realizzare le proprie opere e poi a licenziare una volta concluso un progetto: lo stesso ha fatto Damien Hirst. L'ultima ondata di downsizing e' stata attribuita a nuovi metodi di lavoro e mentre cambia l'approccio del mercato all'arte prodotta da intelligenza artificiale: da Christie's qualche mese fa un "ritratto" realizzato da un algoritmo e' stato battuto per quasi mezzo milione di dollari. Koons ha aperto di recente una sede high tech per il taglio della pietra a Morrisville, in Pennsylvania, in cui gli assistenti sono affiancati da due robot e 12 macchine computerizzate per il taglio della pietra. In gioco anche un calo delle vendite, particolarmente tiepide per "Glazing Ball", la serie in cui Koons e' intervenuto sui grandi capolavori del passato (riprodotti dai suoi assistenti) inserendo all'interno di essi una sfera azzurra di vetro blu.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it