Cultura

C'è l'autoritratto di Giotto in Esaù respinto da Isacco

Lo studioso Buso, l'affresco è sicuramente suo, dipinto nel 1315

Redazione Ansa

 L'artista e studioso trevigiano Luciano Buso torna a Giotto con una nuova rivelazione, questa volta su Esaù respinto da Isacco, grande affresco della Basilica Superiore di Assisi (misura 3 metri per 3) dai più attribuito al Maestro di Isacco e tradizionalmente datato tra il 1291 ed il 1295. Niente affatto, sostiene Buso che quell'affresco ha studiato palmo a palmo negli ultimi dieci anni: "L'autore è Giotto, che lo firmò nel 1315 e vi inserì, nascondendolo, anche un suo probabile autoritratto". Le ultime scoperte sono l'individuazione della firma di Giotto (ce ne sono due, spiega Buso, una estesa, "Giottus", e l'altra con le sue iniziali, GB per Giotto da Bondone). Alla quale si aggiungono le date, anche in questo caso due (1315 per esteso e 15), che posticipano di 25 anni la realizzazione dell'opera, e "moltissime figure aliene dalla scena principale rappresentata".
   

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