Cultura

Muti, sono stanco dell'immagine falsata di Napoli

Il maestro, 'della grandezza culturale città mondo non sa nulla'

Redazione Ansa

''Sono stanco dell'immagine falsata di Napoli, si parla solo della delinquenza, anche se ci sono città dove la criminalità fa molte più vittime. Una immagine che oscura la sostanza vera della città. Della grandezza della Napoli della cultura il mondo non sa niente'', dice il maestro Riccardo Muti a Napoli per l'apertura della mostra 'Carta Bianca' al Museo e Real Bosco di Capodimonte, partecipando nella veste di curatore insieme con altri dieci personalità chiamate a scegliere le loro opere preferite tra le 47mila della collezione.

''Certo, sono contento del riconoscimento della pizza da parte dell'Unesco, anzi dell'arte dei pizzaiuoli napoletani - ha detto il grande direttore d'orchestra napoletano - ma il mondo deve sapere che abbiamo un centro storico che non teme confronti, dove sono concentrati il Museo Archeologico, il Conservatorio di San Pietro a Maiella, i Girolamini, e tanto altro. Per non parlare della scuola musicale napoletana, e anche di questo nessuno sa nulla. Paisiello era il preferito da Napoleone, Cimarosa fu chiamato a San Pietroburgo, senza dimenticare Scarlatti'', racconta il maestro a margine dell'inaugurazione che lo ha visto festeggiatissimo protagonista.

Muti ricorda, inoltre, che prima dell'allestimento nel 2014 di un presepe napoletano presso l' Art Institute di Chicago (per volontà proprio di Sylvain Bellenger, attuale direttore di Capodimonte e direttore allora del Dipartimento di arte europea medievale e moderna del museo di Chicago), 'il presepe napoletano era sconosciuto agli americani''.

Per la mostra ideata da Bellenger e da Andrea Viliani direttore del MADRE, Muti ha scelto un' opera sola: la Crocifissione di Masaccio (1426), una piccola tempera su tavola esposta in una stanza buia (sala 99) che diviene luogo del silenzio della contemplazione: ''La figura che sgomenta di più è la Maddalena, sembra che nella staticità della Madonna, di Giovanni e del corpo ormai crollato di Cristo questa figura entri imperiosamente, furiosamente, nel quadro. E sembra appartenere ad un mondo completamente diverso, il mondo dell'amore e della passione, anche in un certo modo della passione fisica. Ha un mantello rosso ed è insolitamente biondissima e con le braccia completamente aperte come per voler abbracciare il Cristo morente. Perché l'ho scelto? Un tale capolavoro non ha bisogno di spiegazioni'' .

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