(ANSA) - CAMOGLI, 18 MAG - Si raggiunge solo a piedi o in
barca, è incastonata tra il Parco di Portofino e l'Area Marina
Protetta di Portofino. L'abbazia di San Fruttuoso di Camogli ha
un fascino particolare, ma soprattutto per questo è più esposta
agli agenti atmosferici rispetto ad altri siti. Il Fai, Fondo
Ambiente Italiano che ne è proprietario e gestore, grazie alla
generosità di Compagnia San Paolo, Gruppo Epta, Giovanni
Cataldi, Fondazione Ludovico degli Uberti, e alle donazioni di
tanti privati cittadini, ha promosso un restauro conservativo
della facciata e della cupola (torre nolare). Interventi
effettuati nell'arco di un anno e prevalentemente nel periodo
invernale, che hanno potuto ripristinare le parti deteriorate
del complesso. "In Italia bisogna investire in super
manutenzioni e non in super restauri - ha commentato Marco
Magnifico, vicepresidente esecutivo del Fai - ed è quello che
abbiamo fatto qui".
"I nostri interventi a un occhio non esperto non si vedono e
di questo sono contento, vuol dire che abbiamo fatto un buon
lavoro", ha detto Roberto Segattini, ufficio tecnico del Fai, al
termine dell'illustrazione dei lavori durante un'affollata
conferenza all'interno della chiesa.
Gli interventi su facciata e torre nolare non sono le uniche
novità: negli ultimi mesi è stato raggiunto l'accordo con la
proprietà del ristorante che si trovava sulla spiaggia e i cui
tavoli insistevano sulla storica fonte perenne vicino alla
quale, secondo la leggenda, l'angelo ordinò a chi stava
traslando le reliquie di San Fruttuoso dalla Spagna, di fondare
l'abbazia. Il ristorante ora trova ospitalità in una struttura
del Fai e la fonte è visitabile.
"Finalmente la fonte si vede - ha dichiarato Andrea
Carandini, presidente del Fai - il nostro dovere verso questa
abbazia è conservarla, gestirla al meglio e renderla fruibile: i
monumenti se non vengono visitati, muoiono". (ANSA).
Restauro per l'abbazia di San Fruttuoso
Promosso dal Fai, alla facciata e alla cupola