Cultura

Biennale Whitney 2017 debutta nella sede di Renzo Piano

Giovani curatori Lew e Locks. Politica, società temi dominanti

Redazione Ansa

NEW YORK - E' la Biennale delle prime volte quella che va in scena al Whitney Museum di New York dal 17 marzo.
    La mostra debutta nella nuova sede firmata Renzo Piano nel cuore del Meatpacking District e i due giovani curatori Christopher Y.
    Lew, 36 anni, e Mia Locks, 34 anni, per la prima volta sono entrambi non bianchi. Si va dal piano terra al sesto piano, senza dimenticare le terrazze con vista sull'Hudson River, dove sono state posizionati i cubi di vetro laminato rosso di Larry Bell, veterano della West Coast, e un'opera sonora del giovane Zarouhie Abdalian.
    Società, politica ed economia dominano i lavori dei 63 artisti presenti, opere che spaziano dalla pittura alla fotografia, dalla scultura alle installazioni, ma anche attivismo, musica, e video-game design. "In questo momento, in cui la nostra Nazione è profondamente divisa, il ruolo del Whitney come museo di arte americana è particolarmente significativo - dice il direttore, Adam Weinberg - La Biennale 2017 parla alla diversità degli Stati Uniti".
   

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