(ANSA) - TORINO, 28 GEN - 'A come Artista. Ormai mi sono
abituato a sentirmi definire un artista, ma in realtà mi sento
più uno spettatore. E fatico a leggere frasi come 'fare arte'.
L'arte si fa da sé, la sua parola, o il suo silenzio, sono
quanto di più lontano dall'ambito di quella sconsiderata
idolatria della comunicazione praticata dalle dilaganti kermesse
di fiere e festival. L'artista non è fuori 'dal mondo' ma
neppure 'nel mondo'". Con queste parole Giulio Paolini, artista
italiano tra i più noti, di matrice concettuale, ha aperto la
sua lectio magistralis, prima di venir insignito della Laurea ad
Honerem all'Accademia alle Belle Arti di Torino. Alla presenza
della ministra all'Istruzione, Valeria Fedeli, della sindaca di
Torino, Chiara Appendino e del presidente della Regione
Piemonte, Sergio Chiamparino.
"Alla domanda cosa è l'arte l'artista è l'ultimo che può
rispondere - ha aggiunto Paolini - lui lo sa perché firma le sue
opere, ma l'arte, per essere autentica, deve dimenticare il suo
autore".
(ANSA).
Laurea ad honorem a Giulio Paolini
All'Accademia Belle Arti di Torino. Presente ministro Fedeli