Cultura

Da Christie's la collezione Bugatti di Alain Delon

Dodici bronzi dell'artista fratello del costruttore d'auto

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA - "Detesto le vendite postume" ha confidato Alain Delon in un'intervista di qualche giorno fa a Le Figaro. Sara' anche per questo che l'attore icona del cinema francese, 81 anni il prossimo 8 novembre, da sempre incallito collezionista, ha deciso di affidare a Christie's un gruppo di 12 bronzi, tutti soggetti di animali, opera di Rembrandt Bugatti (1884-1916) raffinato scultore, fratello minore del piu' noto Ettore, imprenditore milanese dell'automobile.

Da grande appassionato, sottolineano dalla casa d'aste, Delon "ha sempre nutrito una divorante passione per le sculture di Bugatti, del quale condivideva l'amore sviscerato per i felini". La vendita (Bugatti Centennial) che si terra' a Parigi il 22 novembre, e' stata organizzata per i 100 anni dalla scomparsa dell'artista, morto suicida nella capitale francese, e comprende in tutto 17 pezzi in bronzo e marmo, quasi tutti animali, molti felini ma anche elefanti, gazzelle, uccelli, oltre a tre figure femminili, con un prezzo di stima che va da gli 80 mila euro per il piccolo bronzo (Jeune fille) del 1906 al 1 milione e 200 mila euro della splendida Pantera che gioca con la palla. "Delon era rimasto sconvolto dal tragico destino di Rembrandt", sottolinea la storica dell'arte Veronique Fromanger, autrice di una monografia sull'artista milanese della quale in questa occasione si presenta una nuova edizione.

Nato a Milano in una famiglia dove l'arte era di casa (era nipote di Giovanni Segantini e anche il padre, Carlo Bugatti, era un affermato disegnatore in stile Art Nouveau) Rembrandt Bugatti aveva studiato a Brera per poi seguire la famiglia a Parigi. Delicato, chiuso, sensibilissimo, nutriva una passione speciale per gli animali, in particolare quelli esotici, che studiava ossessivamente al Jardin de Plantes. Per poi ritrarli in azione, piccole statue in moto perpetuo, la pantera che si lecca la zampa, la giraffa che piega il collo, la tigre che attacca. Un suo elefante danzante (modellato nel 1904) verra' adottato negli anni Venti dal fratello Ettore come simbolo della sua Bugatti Royale. Il tracollo nel suo fragile equilibrio arriva con la Grande Guerra. Ammalato di tubercolosi e braccato dalla depressione, Rembrandt si uccide con il gas nel suo studio di Montparnasse. Non aveva ancora 32 anni. Al Figaro, Delon ha confidato di essersi identificato in quest'artista, "perseguitato dai suoi fantasmi". "Quando ho saputo di questa vendita per celebrare l'anniversario - queste le parole che l'attore ha affidato a Christie's - ho chiesto di essere coinvolto per accompagnare Rembrandt, come ho sempre fatto, per 50 anni. Il vero genio Bugatti e' lui, e' per questo che sono qui".

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